Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; TOSCANA ; STATUTI
anno <1918>   pagina <680>
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15. Passamouii
cato il Ticino. * A questi due valentuomini sì univa nella stessa sen­tenza una folla di scienziati, di politici, di letterati, fra i quali il Montanelli che il 18: febbraio 1848 proponeva ai Capponi il seguente programma i. Ora bisogna ordinarsi per liberare i lombardi; finché ci è un tedesco in Italia, noti potremo attendere tranquillamente alla riedificazione civile. a In siffatto risveglio degli spiriti bellici gli occhi di molti si rivolgevano verso il Piemonte, perchèi liberali toscani com­prendevano quale folle impresa sarebbe stata affrontare, nelle condi­zione in cui si trovava il Granducato, le milizie austriache. E di ciò approfittava il Collegno, il quale, ritrovando l'energia della giovinezza* non sentendosi, come nel dicembre del ÌM, impedito nelle sue azioni, lavorava con attività per organizzare l'esercito toscano e per riàvvi-cinare più strettamente la Toscana agli Stati Sardi. Della sua opera dava periodicamente resoconto al Balbo, che lo seguiva con ansietà in questa difficile missione. Evviva la Costituzione ilarriana scriveva il Gollegno all'amico Cesare il 17 febbraio, come ho sentito gridare intorno a me per due ore. Tocca lì dunque; Tutto va a vele gonfie. a Roma si prepara pure qualcosa di grosso e di analogo agli altri tre Stati. Pio IX ha ricordato che tre milioni di sudditi a lui hanno per alleati necessari duecento milioni di uomini sparsi per tutto il globo e questi duecento milioni basteranno all'uopo a contenere i trecentomila alleati del Duca di Modena, ìli* tua del 13 mi fu ritar­data, perchè, quando giungeva, io era in giro col Semstori per dare quelle disposizioni compatibili con lo siato di nullità degli ar­mamenti toscani. A Pietrasanta si seppe la nuova della vostra Co* stituzione; in quella spero, per difendere questa moralmente, meglio che si possa difendere materialmente colle armi di qua. Ti ringrazio di quanto hai detto e fatto col Passalaqua. Risalutalo a nome mio se ritorna; e; quando avrai la risposta, mandamela. Per ora ho un mezzo impegno qui e se posso essere utile a questi, che hanno tanto bisogno di aiuto, lo farei volentieri : ma, finito lo studio delle frontiere modenesi col Serrfstori, vorrei venire a tempo per darti il mio voto, come elettore municipale, se non altro. A buon conto farò qui col collega Oarrega quanto occorre legalmente onde ripren­dere la mia naturalità piemontese, e scriverò a qualche membro del­l'Accademia delle Scienze per preparare all'uopo una candidatura mia, la quale, se riesco, mi darà forse diritti elettorali maggiori e allora ti darò il mio voto anche per la Camera. Ben inteso che la
1 FARINJ, Epistolario, op. clt., II, 80. * CAPPONI, Lettere, op clt, IL, 377.