Rassegna storica del Risorgimento
ANDREOLI GIUSEPPE
anno
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1918
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pagina
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699
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Prigionia e -morto fri Don Andreoli 609
qualunque alWa precedente legge in quelle parti nette quali si trovi di'oersrwimte provvisto. Egli, scrive Pier Biagio Gasoli,1 convinto di agire per una missione datagli da Dio, si erede altresì giudice assoluto sopra tutti i sudditi, senza fermarsi al limitare del santuario. Il che si vide specialmente nel procedere contro il sacerdote Giuseppe Andreoli... . Anzi, il Duca probabilmente si è indotto a formulare l'artìcolo quindicesimo, quasi per indicare ai giudici la sua intenzione estrema riguardo all'ecclesiastico detenuto ; né valsero le proteste del vescovo Ficarelli di Reggio, perchè sì comportasse conforme le leggi della Chiesa e dello Stato, lui principe giusto e cattolico. L'ingiustizia dei suo procedere la riconosce del resto egli stesso quando, nel 1841, agli 8 di maggio, ristabilisce il foro ecclesiastico neT suoi stati; riconosce cioè di avere violato i diritti della Chiesa e di non avere retta-inente legiferato, allorché emanava il decreto di abolizione del suddetto foro. Comincia infatti il suo decreto : Guidati dal rispetto che come ' Sovrano cattolico Ci pregiamo di professare alla Chiesa, ed alla sug, autorità abbiamo conosciuto il bisogno di rettificare le leggi e pratiche comunque vigenti nei Nostri Domina in tutto ciò ohe può essere in opposizione coi diritti, immunità ed istituzioni della Chiesa medesima . La condanna di D. Andreoli fu ingiusta e doppiamente sacrilega.
Il giuramento delTAndreoli La sua condanna a morte confermata dal Dnca.
Il Tribunale sedette nell'antico palazzo dei Boiardi. Avvenuto il trasporto dei carcerati, ne furono cominciati tosto gli esami ed una ordinanza del 1 luglio fissava per l'indomani quello di D. AndreoU.
L'arciprete di Rubiera D. Chierici, la mattina dell'11 si portava al forte e per la delegazione che aveva dal Superiore, quale Vicario Foraneo, di ricevere tutti i giuramenti degli Ecclesiastici presenti nella terra di sua giurisdizione, riceveva quello di D. Andreoli e ne rilasciò poi la dichiarazione seguente conservata nell'Archivio di Modena: *
* AL NOME SS. DI DIO ;:
Dal forte di Rubiera questo giorno 11 loglio 1822.
Certifico io arciprete V. F. dì Rubiera specialmente delegato dal mio Mons. Vescovo di Reggio a ricevere in sua veee e nome il giura-
1 La Ontosa negli Siati Evinsi e 11 Vescovo di Modena Luigi Beggianini, Milano 1902 - Periodico: Scuola cattùtfoa, pg> 20. " Voce della Tfirffà, Modena, 13 maggio 1841.
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