Rassegna storica del Risorgimento

ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
anno <1960>   pagina <474>
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474 Renato Lefevre
Esse ammontano a 450 scudi. Ma non tutto si esaurisce in voci fisse, sicu­ramente prevedibili: ed ecco allora il conto dell'esito straordinario che oscilla in questi anni da un minimo di 105 scudi ad un massimo di 205. È in un certo senso il conto più interessante da leggere, perchè è quello in cui si riflette con maggiore evidenza la vita arìccina del tempo, anche se molte di queste spese sono straordinarie per modo di dire, in quan­to si incontrano pressoché tutti gli anni, sia pure in misura variabile.l) Ma ci sono anche spese veramente straordinarie, pur se di diversa entità : ecco nel 1792 nove scudi per il completamento e l'arredamento della nuova scuola, cinque scudi e 40 baiocchi per un credenzone di castagno ed albuecio per riporre e custodire i libri e scritture della Comunità con relative serrature; ecco il vino somministrato per la festa di S. Apol­lonia, 35 baiocchi di elemosina ad un protestante fatto cattolico , e, nel 1793,10 scudi per pane somministrato ai poveri della terra non potendo lavorare per le continue pioggie . Ma gli anni delle spese veramente straordinarie furono il 1793 e il 1794, in relazione, come già visto, alla presa di possesso del feudo da parte del nuovo duca dell'Aricela, Don Agostino Chigi. E Tanno seguente c'è la spesa veramente cospicua per il rinnòvo del pubblico orologio.2*
lionata con 50 scudi. Risultano poi: 31 scudi e 60 baiocchi per il predicatore della Quaresima, più 2 scudi per quello dell'Avvento, 12 scudi di elemosina al Cappellano di S. Rocco ; dai 30 ai 40 scudi per le feste di S. Apollonia, di S. Rocco e di S. Sebastiano. Chiudono hi lista due piccole voci, le uniche invero ricordanti lo stato di sudditanza baronale di Ariccia: i 4 scudi di canone pagati al principe Chigi in riconoscimento dei suoi diritti di proprietà sulla macchia della Selvotta, che costituiva uno dei maggiori proventi della Comunità; e i solili quattro capponi offerti per Natale al principe in segno di rituale omaggio.
i) Tali sono i pagamenti al postiere per le lettere indirizzate alla Comunità, le spese di cancelleria, le riparazioni e la manutenzione dei pubblici edifici (casa del Governo, scuola, macello, carceri) e del pubblico orologio, le missioni a Roma dei priori e del segretario per pratiche con la Congregazione del Buon Governo e gli altri Dicasteri centrali; gli onorari al medico e al chirurgo di Albano o di Genzano per visite compiate in malattia o in assenza di quelli condotti di Ariccia. Ricorrono poi sempre hi spesa per lo sparo alla benedizione impartita dal predicatore di Quaresima, per i <sonetti fatti stampare per la stessa occasione a Velletri, per i tamburini che intervengono alle feste del Corpus Domini e di S. Apollonia, protettrice del Paese, per lo spurgo del mondexzaro. Particolarissima cura viene costantemente data a tutto ciò che riguarda l'approvvigionamento dell'acqua: condutture, acquedotti, fontane, lavatoi, la etti efficienza impegna ogni anno somme notevoli, ma più che giustificate.
2) Forse, ai nostri giorni, poco ci si rende conto dell'importanza che la misura del tempo assunse in altre epoche, come regolatrice della quotidiana vita di un piccolo borgo rurale; e potremmo meravigliarci di vedere continuamente ricorrere una preoccupazione siffatta, pari quasi a quella dell'approvvigionamento idrico, nelle discus' sioni del Consiglio comunale ricci no (rìn dai più antichi verbali a noi giunti. II fatto