Rassegna storica del Risorgimento

ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
anno <1960>   pagina <475>
immagine non disponibile

La rivoluzione giacobina all'Aricela
475
A questo complesso di spese della Comunità devono aggiungersi gli interessi e le rate di ammortamento dei censi o mutui contratti dalla Comunità con la R. Camera Apostolica} con enti vari e con privati per corrispondere a contribuzioni straordinarie o per far fronte ad altre esi­genze eccezionali.l) E si deve osservare che particolarmente generoso in questa forma di assistenza era proprio Sua Eccellenza Padrone: gene­rosità che per altro si traduceva in un ancora maggior legame degli ariccini al loro signore feudale.2* Complessivamente, dunque, le spese della Comunità di Ariccia, quali risultano verbalizzate nelle relazioni sindacatane, sono 974 scudi nel 1792, 1315 nel 1793, 1355 nel 1794, 1599 nel 1795 con una progressione che, però, si flette negli anni seguenti, fino a raggiungere, come vedremo a suo tempo, il suo minimo proprio negli anni della rivoluzione.
Non è il caso in questa sede di addentrarci nel come l'amministra­zione comunale ancóna riuscisse a far fronte a simile complesso di spese, la cui entità in valuta moderna potrebbe essere molto approssimativa­mente calcolata oscillante sui due o tre milioni di lire,3) fissando a 20 lire il valore di acquieto attuale di un baiocco e quindi a duemila lire quello
sta che l'antico orologio non andava prò, nonostante le continue riparazioni e proprio nel 1795 si era deciso di ordinare una macchina del tatto nuova all'orologiaio Giuseppe Brunetti di Roma, cosa che venne a costare, tra congegno, campana, porto e sistema­zione, oltre 130 scadi, senza considerare i 6 scadi annoi di provvigione per l'assistente al pubblico orologio, Carlo Piglinoci (R. LEFEVBE, Vita segreta di un orologio di paese (in xGazz. del Mezzogiorno :, 18-XU-1958, e in Momento-sera, 7-1-1959).
i) Un nuovo censo di scudi 900 risulta stipulato nel maggio dello stesso 1792 (al sig. Pietro Donati notaro per copia pubblica di consiglio tenuto per prendere a censo scudi 900 e la procura fatta, se 1 COMUN. AH. XX, f. 5.
2) Uno di questi impegni, di se 46,50 annui è rappresentato dai frutti o interessi da corrispondere al principe Chigi per un prestito di 1.500 scudi da lui a suo tempo concesso per le spese occorrenti all'impianto del nuovo catasto Piano e a lavori stradali e di acquedotti. Complessivamente i versamenti conteggiati a questo titolo assommano nel 1792 a 116 se. e negli anni successivi a 143, 148, 229: un crescendo, quindi, che dimostrerebbe il sempre maggiore indebitamento del Comune.
*) A, titolo comparativo e indicativo di come si sia moltiplicato, senza confronto, nel corso di un secolo e mezzo il bilancio finanziario di un Comune rurale, anche tenuto conto dell'intervenuto forte aumento della popolazione, si può osservare che nel 1956 il bilancio comunale di Ariccia (poco più di settemila abitanti, nel 1951) è stato di 58 milioni di entrala e di 61 milioni di spese impegnate. E anche a voler prendere un Comune di minore consistenza demografica, Nemi (abitanti circa 1.300) ai hanno sempre 11 milioni di entrata e 30 di spese* fi ovvio che tanto incremento di cifre è anche espressione di un ben diverso tenore generale di vita e di esigenze sociali ed economiche profondamente mutate (tst. Centr. Statistica - Bilanci delle Amministrazioni Regionali, Provinciali e Comunali Conti Consuntivi. 1956).