Rassegna storica del Risorgimento
ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
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1960
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479
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La ri tal azione, giacobina ali'Ariccia 479
III. LA PROCLAMAZIONE DEL REGIME REPUBBLICANO
La rivoluzione giacobina data all'Aricela dal 18 febbraio 1798, otto giorni, dunque, dopo l'occupazione di Castel Sant'Angelo da parte delle truppe francesi del generale Berthier e tre dopo la dichiarata decadenza del potere temporale, la proclamazione della Repubblica romana. E, quando si ponga mente che a così gravi rivolgimenti si era giunti dopo un succedersi pluriennale di vicende interne e internazionali sempre più incalzanti, ci si rende conto di come il trapasso di regime nel piccolo borgo laziale, così come negli altri centri vicini, non giungesse certo improvviso. Né c'è da meravigliarsi che all'Ariccia, cosi come nella stessa Roma, tale trapasso avvenisse pacificamente senza spargimento di sangue. Si può aggiungere anzi mancò anche un minimo di drammaticità di circostanza. E, se non ci fosse stata la messinscena dell'Albero della Libertà innalzato nel bel mezzo della berniniana piazza di Corte, forse l'avvenimento sarebbe passato senza manifestazioni esterne di rilievo. Del resto, anche a Roma, dopo tante agitazioni, sommosse, speranze e paure, il cambio di regime era accaduto nella più desolante inerzia popolare: la plus profonde consternation et pas une lueur de l'esprit de liberto , aveva annotato lo stesso comandante francese. All'Aricela non ai poteva pretendere di più, né in un senso né nell'altro, in un borgo tanto più lontano dai maneggi giacobini di quegli ultimi anni, ma anche, tutto sommato, più legato alle sorti patrimoniali del barone, che a quelle del governo centrale di Roma.1)
Ad ogni modo, di quello storico 18 febbraio ci è giunta una relazione, per così dire, ufficiale, come nota al verbale della seduta consigliare del 13 marzo 1798, nel volume n. 11 dell'archivio ariccino, contenente, tra l'altro, gli Atti mozioni e decreti della municipalità arie-dna dal di 18 febbraio 1798, terzo pluvioso anno VI repubblicano e la Nota è così esauriente, nella sua scheletrica semplicità, che ritengo opportuno riportarla integralmente.
L'albero della Libertà in questo nostro Comune fu piantato il 18 dello scorso mese di Febbraio, ed in quel punto fu proclamata la libertà e la sovranità del popolo Ariccino che si sottrasse daWautorità
ì) Per tutto ciò che riguarda le vicende della Repubblica romana del 1798, Con particolare riguardo alle sue circostanze politiche, economiche e sociali, si tenga presente l'approfondito e recente studio, con accurata bibliografia, di V. E. GIUNTELLA, La Giacobina Repubblica romana. (1798-1799 Aspetti e momenti) in Archivio della Società romana di Storia Patria, voi. LXXUJ, 1950.