Rassegna storica del Risorgimento
ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
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1960
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480
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480 Renato Lefevre
temporale del Paint e dal Vassalaggio del riti. Agostino Chigi ex Duca delV Arìccia.
<nAl momento che fu piantato nella Gran Piazza deWAriccia VAlbero della Libertà (ciò avvenne all'ore 13 del sopradetto giorno 18 dello scorso febbrajo, giorno della Domenica di Quinquagesima e per conseguenza Domenica di Carnevale) furono senza formalità e senza voto del Popolo creati quattro mimici polisti colle facoltà di riunire in se stessi il Governo del Popolo e di rappresentarlo. L'elezione dei quattro Municipalisti fu fatta dal citt. Luigi Tu aerini sedicente Commissario per V Armata francese in Roma: mai ha mostrato la lettera facoltativa o altro documento atto a giustificare la sua Commissione. Li municipalisti allora eletti sono li seguenti: Stazi G. B. presidente, Piervincenti Vincenzo, Colucci Luigi, Pigli-ucci Filippo.
A quest'epoca era Governatore in questo Comune Liborio Pazielli della Terra di Caprarola eletto dalVex Duca Agostino Chigi fin dal dì 30 ottobre 1796. Questi fu eletto nell'atto dell'in nalsato Albero della Libertà in Giudice Civile e criminale per la Comune dell'Ariccia.
Segretario Comunitativo alla stessa epoca era Luigi Colucci ; essendo stato questi eletto Municipalista fu in suo luogo surrogato l'anzidetto Pazielli col nome di Segretario della Municipalità.
Tutte le suddette elezioni furono provvisorie e fino a tanto che fosse escita la Costituzione o sia Legislazione della Repubblica Romana.
Furono soppressi tutti li Titoli inclusivamente al titolo Signore. Il titolo di Cittadino restò comune a tutti l'Individui della Repubblica Re mona inclusivamente agli ecclesiastici di tutti gl'ordini e di qualunque dignità. L'Ebrei restarono compresi in questa disposizione.
Incominciato così il Governo Repubblicano, gli fu dato principio colla stipulazione del pubblico Istromento che per ordine dei Cittadini Municipalisti fu trasmesso originariamente in Roma col mezzo del suddetto Commissario Tunerini. Copia pubblica di quest'istromento fu postò nella Filza degVAtU pubblici della Municipalità segnata leu. A.
Nello stesso momento in cui fu piantato VAlbero della Libertà, il citt. Comm. Tunerini ingiunse di suo moto proprio al Giudice Pazielli che avesse trasmesso un Precetto giudiziale al citt. Betti G. B. acciò dovesse ritenere a credito della Comune dell'Aricela tutte le rendite e frutti che il cittadino Agostino Chigi ricava dalli suoi effetti e fondi che possiede in questa Comune e suo territorio, intendendosi delle rendite da maturare a decorrere da questo stesso giorno 18 febbraro 1798 in poi. Il cittadino Giudice domandò quali facoltà avesse il citt. Commissario per procedere a quest'atto. Il citato comm. rispose che questo atto rìdu-