Rassegna storica del Risorgimento

ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
anno <1960>   pagina <485>
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La rivoluzione giacobina atFAricAna- 485
cose, È un episodio che vale la pena di riportare nel testo stesso del ver­bale della seduta del 21 febbraio, in cui il Presidente Stazi annunziò il grave attentato accaduto ieri sera per opera di uno o più, sediziosi e malvagi, non sapendosi se di questa terra o forastieri, li quali nelVoscurità della notte, mentre Vimpeto dell'acqua e della grandine fece ritirare bt sentinella che guarda l'albero della Libertà, svelsero Valbero medesimo e U> gittarono entro il recinto del parco dalla parte verso Mal fossato. Cessata Vacqua e ritornata la sentinella, essendosi avveduto di ciò che era acca-dato, ne diede parte al Quartiere, ed essendosi messo in moto il caporale e Comuni di guardia, poterono dopo molte ricerche trovare verso le ore sei della notte FAlbero nel luogo indicato, che fu tosto ripiantato sul suo piedistallo. Li cittadini municipalisti intesero con indignazione l'accaduto e decretarono che il Giudice Criminale ne debba fare inquisizione per scoprire il reo o rei, contro dei quali si procederà con una pena esem­plare . *)
Ariccini i rei di tanto delitto? 0 non piuttosto qualche ribaldo man­dato dalle finitime e non sempre amiche Albano e Genzano per mettere nei guai i pacifici villici di Ariccia? Non risulta che l'energica inquisi­zione ordinata dagli indignati municipalisti approdasse a un qualche multato positivo. Risulta invece che la loro febbre innovatrice trovò di che sfogarsi nell'ordinare la cassazione degli stemmi della fami* glia Chigi esistenti sopra le due porte di questa Comune ed in altri luoghi entro l'abitato; non solo, ma essendosi accertata che la ban­diera militare dell'ex barone cittadino Agostino Chigi si trovava ancora nella abitazione dell'ex alfiere cittadino Pesoli, il presidente Stazi sem­brandogli che non convenga ritenere questo monumento di sofferto vas­sallaggio, domandò che si prenda l'affare in considerazione . E la deli* bora della Municipalità fu immediata e draconiana: 11 Segretario spe­disca biglietto al Pesoli perchè in termini di tre ore porti la bandiera in questa residenza e il segretario la custodisca fino a nuova disposizione da prendersi sull'uso della medesima .
Eseguito , annota il verbale della delibera consiliare. E si deve riconoscere che i municipalisti repubblicani non stanno con le mani in
') Nella sedata del 25 febbraio, su proposta del presidente Stazi, si decreterà anche di dare all'Albero della Libertà una degna base stabile in sasso allumo, cioè in peperino, affidandone il disegno all'architetto e incisore camerale Carlo Antonini, anello stesso che stava proprio in quel tempo costruendosi un bel casino sulla piazza di Aricela e che aveva promesso al Lucidi di incidere vari monumenti ariccini, tra cui il cosiddetto Torrione della Stella. All'Antonini in quella stessa occasione si commise l'incisione di un ramo rappresentante la libertà con congrue iscrizioni per imprimerlo nelle Patenti ed altri attestati o credenziali che darà la Conumità.