Rassegna storica del Risorgimento
ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
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1960
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Renato Lefevre
allora e in seguito, agli approvvigionamenti delle numerose troppe estere, prima francesi, poi polacche e napoletane, stazionanti o transitanti per la zona, costituirà, come vedremo, uno degli aspetti più pesanti, dal punto di vista economico, dell'eccezionalità di quel periodo, unitamente alle ripetute confische, requisizioni, e contribuzioni speciali, ordinate dal Governo di Roma. Del resto, benché Ariccia fosse un borgo eminentemente agricolo e quindi in esso il problema alimentare dovesse presentarsi in misura molto meno grave che nei grossi centri e specialmente a Roma, pur tuttavia gli amministratori ariccini si trovarono ben presto a dover affrontare una situazione economica, sempre più preoccupante, anche in relazione alla gravissima situazione finanziaria e monetaria di tutto lo Stato. Resta comunque il fatto che, fosse suo proprio merito, fosse merito dei suoi municipalisti, potè dire di aver superato con il minor danno il periodo politicamente e militarmente più duro e rischioso, quello iniziale, del nuovo regime.
V. LA MUNICIPALITÀ PROVVISORIA
Appare evidente che COBI rapido e drastico soffocamento dell' insorgenza antigiacobina ebbe l'effetto di rafforzare, con il definitivo crollo di ogni velleità o illusione di immediata o prossima restaurazione, le nuove istituzioni repubblicane. E anche all'Ariccia i municipalisti ripresero, con le spalle al sicuro, il compito da loro assunto. A rigore, la loro era stata una elezione sui generis, fatta in circostanze del tutto eccezionali, senza quel voto di popolo che il nuovo regime faceva apparire indispensabile. E il loro mandato aveva avuto sin dall'inizio esplicitamente un carattere provvisorio.
Ma la regolarizzazione non tardò a intervenire, in conformità a precise istruzioni impartite da Roma, con una pubblica adesione alla Repubblica e con una democratica conferma dei municipalisti. Anche qui i verbali della municipalità sovvengono con notizie precise e dettagliate, chiaramente indicative del clima politico del momento:
.In vigore del proclama emanato dal Consolato di Roma essendosi qui portato il Cittadino Buzi Francesco in qualità di Commissario ad effetto di provvedere alV organizzazione e buon ordine del Governo Democratico provvisorio di questa nostra Comune, né potendo egli prendere alcuna risoluzione, se non con la presenza ed assenso del Popolo, perciò a sua istanza fu fatto ieri pubblicare ed intimare un Consiglio Popolare per questa mattina alVore 13, conforme il Cittadino Francesco Danese