Rassegna storica del Risorgimento
ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
anno
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1960
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508
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508 Eenat Lefevre
dispacci; riescono ad ottenere dai consoli la ratìfica della delibera consigliare per il prestito. Ma neanche con onesta autorizzazione sarà facile giungere ad una conclusione. H cariale romano incaricato di occuparsi della faccenda proporrà un prestito di 2.600 scudi in cedole demonetate col ribasso del 30 . Ma queste cedole demonetate (cioè valide solo per l'acquisto di beni camerali ed ecclesiastici posti in vendita proprio nel tentativo di ammortizzare l'enorme debito pubblico rappresentato dalle cedole in circolazione) sono in pratica poco più che carta straccia.-*)
I Mxmicipalisti insistono: il curiale romano trovi 1560 scudi in cedole correnti. E se insistono, bisogna riconoscerlo, lo fanno ormai solo per senso del dovere e dell'interesse pubblico, dato cbe il loro mandato praticamente è già scaduto. Sia il 18 febbraio, sia nell'assemblea costituente del 15 marzo, essi erano stati nominati a titolo provvisorio in attesa delle nuove norme statutarie sull'ordinamento repubblicano e sull'amministrazione locale. Ora, a seguito dell'entrata in vigore della Costituzione imposta dai rivoluzionari francesi, viene introdotto nello Stato romano un ordinamento ricalcato sulla brutta copia di quello d'Oltralpe e quindi non poco estraneo, e nei nomi e negli istituti, alle tradizioni, agli usi, alle stesse esigenze dei territori pontifici, cbe saranno ripartiti in dipartimenti, cantoni e municipalità. E poiché occorrevano per lo meno dieci mila abitanti per avere rango di municipalità a sé stante, ecco che Aricela, come la maggior parte dei castelli romani , perde l'autonomia amministrativa da sempre, si può dire, goduta ed è obbligata a sottostare alla vicina Albano, divenuta capoluogo di cantone, raggruppante anche i centri di Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Genzano, Nemi, Civita Lavinia, Ardea, tatti appartenenti al dipartimento del Tevere, facente capo a Roma. Gli stessi municipalistì. ariccini si erano visti indotti fin dal 26 marzo ad aderire ad un invito in questo senso della municipalità di Albano. E d'ora in poi tutta l'amministrazione di Ariccia si riduce ad un solo edile.
Non si attende ormai, per dar vita alla nuova organizzazione, che l'ordine di esecuzione: nella quale attesa il presidente provvisorio Stazi e gli altri municipalisti continuano, come meglio possono, a far fronte alla situazione sempre più difficile in cui: si dibatte la pubblica amministrazione loro affidata: affitto degli spacci, acquisto dovunque possibile
i) Un quadro dettagliato od efficace del marasma economico e finanziario in coi si trovò a dibattersi in Repubblica è delineato dal GIUNTELLA noi paragrafi Vii e Vili della citata opera sulla Giacobina Repubblica Romana, p. 37 e sg.).