Rassegna storica del Risorgimento

ARICCIA ; STATO PONTIFICIO ; GIACOBINI
anno <1960>   pagina <509>
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La rivoluzióne giacobina aW A riccia 509
di viveri, *) invio di corrieri a Roma e a Yellelri per cercate di risolvere in qualche modo le tante questioni che angustiano la vita locale; avvio di negoziati con casa Chigi per dirimere il grave conflitto apertosi con la 6ua amministrazione. Un solo motivo di soddisfazione, tra tante ambasce: la nomina dell'ariceino capitano G. Federico Crochart ad un'alta carica di Governo a Roma. Infatti, sotto la data del 2 aprile, la municipalità dichiara essere onorevolissimo per la nostra Comune che un nostro cittadino ed un Capitano della nostra Guardia Nazionale sia stato dalla Repubblica Romana prescelto in qualità di Segretario generale della Guerra : ed era un onore non senza vantaggio pratico per tutto il paese, perchè il Crochart non mancò di interporre i suoi buoni uffici a favore di Ariccia come risulta dagli stessi verbali della Municipalità.2J
YL L'EDILÀTO
Ma sono queste, ormai, tra le ultime annotazioni a)) degli Atti, mozioni e decreti della Municipalità ariccina da cui ho tratto la mag­gior parte delle notizie del presente studio. Infatti, sotto la data del 3
-0 Naturalmente la provvista di generi alimentari era resa più difficile dalla insi­stente incetta che ne facevano le autorità annonarie di Roma per far fronte alla ancor più grave carestia che affliggeva la città, ma anche dalla sempre più sfacciata specula* zione privata che si cercava in qualche modo, se non di impedire, di contenere. Se ne ha un episodio nell'ordine pervenuto da Roma alla Municipalità ariccina di spedire la forza armata al Forno che sta nella strada tra Nemi e Genzano per intercettare una quantità di forra agio ivi ritenuta da un monopolista... e si è ritrovato il formaggio che è stato trasferito in questa Pizzicarla (9 aprile).
2) Il Crochart, appena assunto il suo ufficio romano, aveva informato i suoi con* cittadini di trovarsi impossibilitato ad esercitare in appresso le funzioni di capitano in questo luogo . Ma la Municipalità, congratulandosi con lui, lo aveva pregato di ri­tenere il nome di nostro capitano con far supplire alle sue funzioni col mezzo del cap. tenente citi. Giuseppe Piervincentì . E lo stesso Crochart si era affrettato a presentarsi personalmente per comunicare ai miuiicìpaliatì di graziosamente accondiscendere alle loro premure e per procedere allo scambio delle consegne. Il 18 aprile, poi, sarà lui e sempre graziosamente a offrire la sua mediazione per procurare bestiame e olio ad Ariccia col mezzo del Ministro della guerra Bremond . E a lui, pochi giorni dopo, i munìcipalistì chiederanno di far assumere nella Legione romana quel Tnnerini che voleva a tatti i costì, essere rimborsato delle pretese spese sostenute per Ariccia.
?) Come sempre più precaria fosse la situazione alimentare e monetaria anche all'Ariccio, Io conferma il verbale del 21 aprilo quando annota: il citt. V. Risi (questo Risi era 11 macellaro non solo di Ariccia ma anche di Albano) annunzia la mancanza delle carni nonostante le premure da esso fatte in Roma al citt Guglielmo Ternani per ottenere Io sprecetto dell'agnelli . E poi : il citt. Abondi pretende il prezzo dei ca­strati venduti al Macello in moneta da b. 60 al prezzo di giuli 6 ciascuno (un giulìo