Rassegna storica del Risorgimento
MAZZINI GIUSEPPE
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1960
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Emilia Morelli
politica destinata a rappresentar la Nazione in Europa dev'essere una e centrale. Senza unità di credenza e di patto sociale, senza unità di legislazione politica, civile e penale, senza unità d'educazione e rappresentanza, non v'è Nazione.1) I suoi concetti sulla struttura amministrativa del futuro Stato saranno definiti pia chiaramente nel 1861: In un buon ordinamento di Stato, la Nazione rappresenta Yassociazionei il Comune la libertà Nazione e Comune sono i soli due elementi naturali in un popolo... È necessario che ciascuno abbia coscienza del dovere indicatogli; ed è necessario... che a ciascuno non solamente sia concesso, ma s'agevoli il diritto d'iniziativa nelle idee che possono migliorare l'incivilimento della Nazione... Dalla prima necessità esce la condanna del concentramento amministrativo che torrebbe, costringendo, coscienza, merito e demerito dei loro atti ai cittadini; dalla seconda esce, insieme alle libertà, dovute a tutti, di religione, di stampa, d'associazione, d'insegnamento, l'ordinamento del Comune, mallevadore dell'individuo che vive in esso, ad autonomia di vita spontanea e indipendente sin dove comincia la violazione del Dovere Sociale prescritto dalla Nazione . Il Comune deve, però, secondo Mazzini, comprendere anche la popolazione agricola del contado. Per lui la provincia è una suddivisione artificiale ed esistono tre sole unità politico-amministrative: il Comune, unità primordiale, la Nazione, fine e missione di quante generazioni vissero, vivono e vivranno tra i confini assegnati visibilmente da Dio a un Popolo, e la Regione, zona intermedia indispensabile fra la Nazione e il Comune, additata dai caratteri territoriali secondari, dai dialetti e dal predominio delle attitudini agricole, industriali o marittime. Le autorità dovrebbero esser elettive nelle dodici regioni formate da cento comuni di 20.000 abitanti. Se questi sono concetti del 1861, quando libero una volta del proprio voto, il popolo [avevaj sciolto il problema e s*[era] chiarito unitario a ogni patto ed importava che non corresse il rischio d'andar sommersa l'immensa conquista dell'Unità , con ben altro afflato aveva iniziato, nel 1833, quello stesso articolo Dell'unità italiana, rimasto allora incompiuto. Quando nei primi anni della gioventù.... frementi una patria che nessuna contrada italiana ci offriva, ma senza pur sospettare che il fremito individuale potesse convertirsi in azione, ponemmo il pensiero all'Italia, fummo unitari... Questa idea ci sorrideva come una musica d'anime, come un raggio di sublime poesia che ci mandava il cielo d'Italia, perchè nel nostro cuore s'ergesse un altare al concetto puro, santo, incontaminato, senza meditarlo, senza verificarne la possibilità, senza rintracciarne la verità politica per entro ai costumi,
J) S. E. X., voi. II, pp. 49-50.