Rassegna storica del Risorgimento
UNGHERIA ; EMIGRAZIONE POLITICA ; FRAPOLLI LUDOVICO
anno
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1960
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539
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Ludovico FrapoUi e gli emigrali ungheresi 539
Comitato nazionale ungherese, col Governo sardo, in vista della ripresa della guerra ohe tutti presagivano. J> In pochi giorniscriverà poi Ù Pulszky nelle sue Memoriefeci molte conoscenze, tra le quali mi interessava particolarmente il lombardo FrapoUi... Come tutti gli Italiani, era pieno di idee pessimistiche, parlava male del Governo pur votando spesso in suo favore ed era persuaso che l'avvenire dell'Italia non era per la Monarchia: anche il passato dell'Italia, in tutte le epoche più. splendide della sua storia, era repubblicano, e quindi anche il suo futuro non poteva essere diverso. Per mezzo di Tiirr e FrapoUi conobbi gli amici di Garibaldi, non affatto amati da Cavour e dal partito governativo; molti di loro erano repubblicani, e tutti rivoluzionari... .~) FrapoUi avrà col Pulszky lunghi colloqui durante i quali parleranno di questioni politiche e di notizie interessanti sulla situazione internazionale apprese dal FrapoUi a Parigi; e lo presenterà al Farini.2)
La conoscenza del FrapoUi indurrà il Pulszky a valersi deUa sua opera anche in un campo più concreto: qucUo degli affari. L'emigrazione ungherese ha bisogno di fondi per iniziare la sua attività. Cavour, neUe prime trattative, si mostra cauto e non vuole impegnarsi a fondo, ma attendere gli eventi e vedere le intenzioni dell'Austria. Soltanto il 10 settembre, dopo l'arrivo di Kossuth a Torino, sarà conclusa tra il Governo sardo e il Comitato nazionale ungherese una convenzione che stabilirà, in caso di guerra, l'aUeanza tra l'Italia e l'Ungheria; l'invio di un corpo di spedizione di 30.000 soldati sulla costa adriatica, che, insieme con la nuova legione ungherese, dovrebbe penetrare in Ungheria, suscitando la sollevazione generale e, come primo passo, l'invio di armi nei Principati danubiani e neUa Serbia. Soltanto aUora il Governo di Torino potrà mettere a disposizione del Comitato 45.000 franchi per finanziare parte dell'impresa.'1) Ma Kossuth avrebbe bisogno subito di denaro, per preparare il terreno, iniziare l'attività propagandistica in Ungheria con l'invio di agenti segreti, procurare armi, dando così alle popolazioni oppresse dell'Ungheria la prova deUa serietà d'impegni deU'emigrazione. Pensa, quindi, di procurarsi i 150.000 franchi occorrenti partecipando alla grande impresa di costruzioni ferroviarie che l'annessione dcU'Italia centrale ha rese più urgenti. Si tratta dell'esecuzione deUa ferrovia ligure da Nizza a Genova e La Spezia fino al confine modenese, già affidata, il 16 ottobre 1859, ad una società inglese, la quale, però, per le difficoltà dei lavori e le ingenti spese, aveva abbandonato l'opera.5) Si trattava del capitalista W. R. Wagstaf e del deputato Sir Morton Peto, i quali avevano dovuto depositare una cauzione di 20.000 sterline perdute, poi, per la sospensione dei lavori. L'importanza strategica e militare della linea che, dalle Alpi e attraverso gU Appennini, avrebbe
') Da Parigi, Ladislao Tclcki informa il Kossuth di aver parlato con Bixio, secondo 3 quale Cavour desidera avere a Torino un rappresentante dell'emigrazione ungherese (Lettera Tcleki a Kossuth, 5 marzo '60; A. C. S. -Bp., Fondo Kossuth, n. L3229). Anche Szarvady (Ictt. del 14 marzo '60, ibid., n. 1.3238) insiste col Kossuth sull'importanza di essere presenti a Torino in quel periodo decisivo.
*f PULSZKY, op. ci., 1. eJt.
9) Lettera Pulszky a Kossuth, 19 aprilo 1860, in L. KOSSUTH, Moine Schrifìen aus der Emigraiion, Presborgq, 1881, vaL II, p. 564.
*) L. KOSSUTH, op. i., voi. Ili, p, 63.
*) C. DE BIASE, Il problema dello ferrovie nel Risorgimento italiano, Modena, 1940, p. 131.