Rassegna storica del Risorgimento

UNGHERIA ; EMIGRAZIONE POLITICA ; FRAPOLLI LUDOVICO
anno <1960>   pagina <549>
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Ludovico FrapoUi e gli emigrati ungheresi 549
APPENDICE
I. Lettera di Ludovico FrapoUi a Giuseppe Gabussi
Basilea, 27 agosto 1852.
Qui annesse trovate, mio caro Gabussi, tutte le annotazioni e cambiamenti che, secondo la Vostra amichevole permissione, ho creduto di dover fare nell'inte­resse della verità, alle due pagine di storia che mi avete inviate. Se poi a queste, volete aggiungere che il FrapoUi, solo, malgrado che ricevesse commissioni d'ogni sorta dalla Repubblica, dal 16 Aprile sino alla sua caduta del 4 Luglio, non ebbe mai un centesimo da Roma, all'eccezione di 10.000 fr. a lui contati dal Rusconi e che per questo dovette fare ingenti debiti sulla sua testa che non gli sono ancora pagati, direste la pura verità documentata, e mi fareste un piacere d'amico.
Se poi voleste dire che subito dopo la seduta della assemblea in cui si decise la spedizione, mi recai al ministero degli esteri dal Drouin e che quivi, esaurita ogni via di preghiera e di persuasione, ne dovetti venire a dure ma meritate parole, che furono seguite da una solenne protesta {che troverete tradotta nel Monitore Romano) che fa stampata su tutti i giornali d'Europa, rendereste giustizia alla fermezza che credo di avere usata, e mostrereste come MENTISSE il Bonapaxte quando in un MESSAGGIO asseriva essere stati i Francesi presi a Roma il 30 Aprile in un tranello dopo essere stati INVITATI da noi a venire. E che non esisteva forse sino dal 18 o 19 Aprile la mia protesta che dichiarava di volerli ricevere a colpi di con' none, e non esisteva quella del Triumvirato?
Se ho una preghiera a farvi, si è quella di inserire questa mia protesta fra i documenti della vostra opera.
Se poi volete conoscere sino a che punto arrivasse la perfidia del Governo fran­cese e come io cercassi con ogni mezzo di svelarla e combatterla, vi prego di consul­tare alcune mie lettere che sono pubblicate in tutti i giornali democratici parigini di quel tempo e notatamente nel Peuple e nel National.
Vi strìngo affettuosamente le mani Amico Vostro
L.F.
IL Lettera di Ludovico FrapoUi ad Aurelio Saffi
Lugano, 12 febbraio 1851.
Mio caro Saffi, per carità non scrivi più al mio nome. Scrivi aW indirizzo Pietro Antonio Agnelli intanto alte te ne dia uno da negoziante. Le tue due leu tere furono aperte a Berna ed io sono perseguitato accanitamente dalla Legazione di Francia che ha già fatto scrìvere molte lettere su questo proposito al consiglio federale.
Sono inquietissimo sul conto di P[ippo], Appena ne sappi qualche cosa, scrì­vimelo e sigilla bene le tue lettere con ostia prima e sopra con ceralacca.