Rassegna storica del Risorgimento

MODENA GUSTAVO
anno <1960>   pagina <568>
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568 Nicola Mangiai
Questa lettera priva di indirizzo, è diretta, da quanto è possibile dedurre dal contesto, a qualche agente teatrale di Livorno, se non all'impresario di uno dei teatri della città. Quasi sicuramente si tratta del teatro Rossini, come ai ricava da una lettera precedente.1) In queste righe il Modena mostra di conoscere molto bene le difficoltà di ordine economico, cui va incontro una compagnia teatrale, onde cerca di cautelarsi prima di prendere degli impegni precisi. Infatti le piazze su cui poteva contare non erano molte, limitandosi alla Lombardia e alla Toscana, poiché, com'egli stesso preoisa, non gli era ancora concesso di recitare in Romagna, a Napoli e in Piemonte; cosicché non gli conveniva impegnarsi per Livorno, se non avesse potuto ottenere anche un contratto per Firenze. Appunto per queste difficoltà di lì a poco il Modena lascerà il capocomicato, preferendo poi unirsi saltuariamente alle varie compagnie.
A Livorno il grande attore veneziano era già stato nel luglio 1840 con la compagnia Domeniconi, recitando, a fianco di Carolina Internari, al teatro degli Accademici Avvalorati; vi era quindi ritornato nella quaresima del 1841. Da allora, da quel che ne sappiamo, non risulta che il Modena si sia ripresentato al pubblico livornese, com'era nelle sue intenzioni.2) Vi ritornò solo nel 1849, in seguito ai noti avvenimenti politici.
NICOLA MANGINI
i) Per quest'anno, e pel venturo non potrò venire a Livorno. Volendo io far parlare e non gridare i miei comici, non verrò se non quando potrò avere in quaresima il teatro Rossini che e il piii piccolo dei tre (Lettera ad Angelica Pani Bartolomei, in Epistolario
cfc, p. 57).
2) Gemo SONNZNO, Gustavo Modena a Livorno, in Libami. Civitas, a. VII (1934),
ii. 5, pp. 252-257.