Rassegna storica del Risorgimento

GAVAZZI ALESSANDRO
anno <1960>   pagina <570>
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Pietro Dimetti
gato di P. S. che, nell'interesse dell'ordine e della traiitpjillità pubblica,1) la vietò.
In un primo tempo si pensò che l'autorità civile vietasse per quella sera la discussione e che si trattasse solo di una breve dilazione e, pertanto, fra le due parti furono presi accordi per rimandare al giorno 12 la disputa, che doveva tenersi in luogo più ampio. Ma, il giorno prima della data convenuta, cioè l'il, il prefetto di Lucca, cav. Decoroso Sigismondi, decretò per misura di pubblica sicurezza è vietata la riunione pubblica per la progettata discussione teologica che dovrebbe effettuarsi domani 12 corrente tra il predicatore evangelico P. Ales­sandro Gavazzi ed alcuni sacerdoti cattolici di questa città.2) Impedita, in tal modo, la pubblica discussione, si propose allora un dibattito privato che in un primo tempo, come poi vedremo, non fu accettato da mona. Giulio Arrigoni, arcivescovo di Lucca, il quale, giustamente, riteneva che la disputa tenuta in forma privata non poteva bastare all'onore del clero che, offeso in pubblico, esigeva pubblica riparazione.
La prima delle due lettere inedite del Gavazzi, in data 12 marzo 1868, che ora pubblichiamo, ha proprio per oggetto il divieto della' pubblica discussione teologica e la proposta di una disputa semipubblica, cioè con uditori ammessi con invito. A questa proposta l'arcivescovo rispose con una lettera, che qui riportiamo:
Lucca, Dall'Episcopio A. D. 12.3.1868. lll.mo Signore
La S. V. ha portato qui dispute non private ma pubbliche; ed io avrei creduto di venir meno non solo ai desideri della città, ma anche a quelli della S. V. che disse bramare luogo vasto ed operai che assistessero, se si fosse accettata privata discus­sione.
Ora che Ella la propone, viene accettata per domani, giorno 13, al mezzogiorno in luogo da concertarsi col latore della presente 3) e purché la S. V. disponga che rAutorità civile non vi apporti impedimento.
Sarebbe poi espediente che le persone di fiducia che in numero pari verranno saette (sic) ad assistere dessero in antecedenza la loro firma.
Sono con osservanza e stima Dev.mo servo Fr. Giulio Arcivescovo di Lucca AUMÌ.mo Sig. Alessandro Gavazzi.*)
Questa lettera fu immediatamente recapitata al Gavazzi, ospite del cav. Mariano Casentini in via S. Simo,5) dall'abate Pietro Coselli, che trovò nell'in­gresso il Gavazzi stesso che, pronto per partire, disse di doversi recar subito a Livorno da dove avrebbe risposto e, salito in carrozza, partì.
i) Archivio diStato di Lucca. Fondi della Prefettura. Anito 1868. Filza 69. Fase. 169.
2) Segreteria Arcivescovile di Lacca. Citi.
3) L'abate Pietro Coselli, benefiziato della Cattedrale. 0 Segreterìa Arcivescovile di Lucca. Gii:.
') Archivio di Stato di Lucca. Cifc.