Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1960>   pagina <576>
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Anthony P. Campanèlla
toro del CasseWs Magazine e della Routledge World Library. Il suo hobby era la musica sulla quale scrìsse con tanto entusiasmo che un mecenate di Londra gli lasciò in eredità il proprio violino stradivario.1)
Conosciuta la storia di Haweis, il problema era quello di rintracciare un suo discendente vivente. Haweis era stato membro dell'University Club di Londra, ma questo non esisteva più nel 1958. Mi rivolsi allora albi Università di Cambridge, alla sala delle memorie e documenti e alla biblioteca della Abba­zia di Westminster, e infine al dott. G. R. Y. Radcliffe, direttore del Westminster School Record nel cui Aiutimi Cantabrigienses era segnato un Hugh Stephen Wyllyams Haweis, figlio del nostro H. R. Haweis, nato nel 1878 e del quale le ultime notizie provenivano dalla Dorainica, nelle Indie occidentali inglesi ! La luce si fece nella mia mente: questo era l'artista errante Stephen Haweis, un tempo fotografo di Auguste Rodiu, massier di Alfons Mucha e successi* vamente collaboratore della Smithsonian-Chrysler Expedition a Figi e Tahiti, del quale avevo sentito dire che si era ritirato nella zona dei Caraibi alcuni anni fa. Sembrava quasi inutile continuare, ma, senza sapere in che via abitasse, gli scrissi alla Dominica. Si può immaginare la mia gioia, quando ricevetti una risposta dall'ultimo e più giovane discendente di Haweis! Mi incoraggiò a indirizzarmi a Londra a sua sorella: essa aveva una quantità di manoscritti di Garibaldi . Risultò, poi, che la casa della sorella era stata direttamente colpita da ima bomba tedesca durante l'ultima guerra ed era andata comple­tamente distrutta. Senza perdersi d'animo, Stephen mi disse allora che un Fred Haweis Lewis, di cui non conosceva l'indirizzo, eccetto che (dipinge paralumi per Harrod's a Londra , aveva ereditato ciò che restava dopo il bombardamento. Non occorre dire che non mi sentivo molto entusiasta, ma a questo punto non potevo fermarmi. La sorella di Stephen era morta nel frattempo; cosi andai da Harrod's e di là fui indirizzato a St. Leonard's-on-Sea, dove, infine, trovai F. Haweis Lewis; ma, purtroppo, non aveva nulla di Garibaldi.
L'amabile e premuroso Stephen aveva un'ultima speranza: la figlia di suo fratello maggiore, Lionel, che aveva ereditato i diari del padre e del nonno H. R. Haweis e che, per quanto lui stesso, Stephen, ne sapeva, aveva dato notizie per l'ultima volta da Trail, B. C, in Canada. La mia ricerca, già praticamente senza speranze, sembrava ora ai limiti del gioco inutile, special­mente quando Stephen aggiunse che tutte le lettere scritte a suo padre da Garibaldi gli erano state rubate. Tuttavia io seguitavo a pensare ohe i diari, tre grossi volumi, dovevano esser interessanti, poiché Haweis era un attento osservatore: se avessi potuto trovarli 1 Si può immaginare la mia sorpresa quando questo terzo e ultimo suggerimento di Stephen si rivelò fruttuoso; fui in grado di localizzare la nipote di Haweis e undici lettere di Garibaldi, oltre a una lunga memoria sulla sua vita giovanile, un saggio sul dispotismo e la religione, e altri interessanti documenti garibaldini. Quando Lione! morì, nel 1942, volle affidare quanto rimaneva delle carte familiari alla Biblioteca della Università della Colombia Britannica, la quale cortesemente ne permise la trascrizione. Sfortunatamente i tre volumi del diario di Haweis furono
') Rev. H. R. HAWEIS, M. A., My Musical Ufi, Londra, W. H. Alien Co., [1896], quarta edizione, pp. 45-46.