Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1960
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pagina
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591
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Autografi dì Garibaldi 591
Che diavolo farà il prete? andrà egli a scoprire nel limbo, nel purgatorio o nell'inferno; oppure nel Utamajo, a scoprire cos'è divenuto il corpo deWonnipotente, con cui egli aveva pasciuto un povero imbecilc?
La differenza tra il prete e Vastronomo, consiste in ciò: il prete basato sulla rivelazione, ossia la menzogna, altro che menzogne non potrà vendere ai suoi credenti.
Il Dio dei preti con tutti i diffetti dell'uomo: ingiusto, iracondo* vendicatore. crudele, è un vero sacrilegio e si fa compassione; è proprio la Divinità trascinata nel fango.
Mentre Galileo, penetrando nello spazio, col suo telescopio mostra ai suoi contemporanei attoniti un immensità di mondi sino allora sconosciuti, Kepler col suo occhio d'aquila celeste, traccia nell'infinito l'orbe elittica in cui viaggiano i pianeti. E Newton, quasi compimento dell'opera maravigKosa dei due Grandi, dimostra: che l'onnipotente, non a caso, gettò nell'infinito i mondi infiniti, ma colla legge eterna della gravità attrativa.
Ecco l'onnipotente, il Dio vero, della scienza, l'infinito! Idea grandiosa, sublime! concetto solo possibile ad intelligenze, benché infime, pure emanazione dell'intelligenza infinita.
Ora trasportiamoci per un momento nel Concilio di quelle faccie di lardo, che premono oggi i sedili del Vaticano; e si credono di decidere delle sorti del mondo, perché il despotismo impedisce agli Italiani di cacciarli a pedate. In quel consiglio dei padri della menzogna, si discute: sul migliar modo di far retrocedere il progresso umano; di annientare tutte le conquiste della ragione, ch'essi chiamano eresie; ed infine di sancire Vinfallibilità del prete carnefice.
Se essi non tentano di far rivivere le torture ed i roghi, non è perchè manchino di voglia; ma perchè le nazioni moderne al chiarore dei roghi, ed al lazzo della carne umana, non avrebbero più- la pazienza dei tempi passati, e finirebbero per precipitare nelle fiamme, i Torquemada moderni.
La soppressione della chiesa officiale d'Irlanda fu un gran passo dellodierna civiltà; e gratitudine se ne deve al grande statista che la iniziava, ed alla maggioranza di cotesto vostro savio popolo, che plaudiva all'immenso progresso e lo fece possibile.
i Ma ciò basta per distruggere l'inimicizia dell'Irlanda? io non lo credo; e penso che l'Inghilterra deve alla sua sorella una riparazione maggiore, per dissipar qualunque rancore (illeggibile) o moderno..
Non crediate ch'io voglia spingervi oggi alla proclamazione della republica; ciocché probabilmente verrà con il tempo, se la monarchia che vi regge tentasse di calpestare le libertà che tanti sacrifizi si costarono; e che volesse diventar despotismo eoi ber etto frigio, come succede a tante altre monarchie. Colla Regina Vittoria, voi non correte tale perìcolo; ed io ripetlerò ciò che già dissi altre volte: la repubblica è la maggioranza della volontà nazionale; e siccome credo una gran maggioranza del popolo Inglese devoto alla sua Regina, cotesto Governo lo considero repubblicano.
Aver lasciato le Isole ioniche padrone del loro destino, onora grandemente l'Inghilterra. Esempio raro, e quasi unico nella storia. Tanto più marcato che contemporaneamente, il vostro rapace vicino faceva pagare all'Italia la generosità francese con due delle sue pia belle provincie, sessanta millioni contanti, e manteneva i suoi soldati nel cuore di questa tradita.
Voi non dovete certamente trattare l'Irlanda come le Ioniche, perchè sarebbe un suicidio; o almeno debolezza per entrambi. Ma lasciare l'Irlanda nelle stesse