Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE
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1960
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pagina
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606
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Libri e periodici
del giornalismo, lui potuto scoprire a Parigi notizie d'un Supplhneuto alla storia del secolo corrente , forse il primo giornale triestino, del lontano 1758 (cfr. Pagine Isiriani; Trieste, SÌ UT, n. 36-37).
Tuttavìa non crediamo di sbagliare se diciamo che il volume del Pagai ni e autorevole come può essere l'opera di chi ha dedicato decenni a prepararlo; anzi più d'uu saggio sa I giornali di Trieste, poiché fa. anche la storia dei partiti, politici, degli uomini di penna, dei contrulli polizieschi sulla stampa in Trieste, ed è pure un sommario della storia della stampa periodica nelle altre terre giuliane, a Gorizia, nell'Istria, a Fiume e in Dalmazia. Per di più si legge volentieri: la trattazione si sofferma su episodi e ligure caratteristiche, son riportati brani di prosa giornalistica, vengono offerte illustrazioni inedite con testate di fogli triestini e dei protagonisti della loro vita.
Dei dodici capitoli nei quali 11 libro si articola appaiono particolarmente importanti per l'approfondito studio quello sulle origini e il giornalismo dell'epoca napoleonica, quello sul 181-8 e quello sul giornalismo più recente che finora era quasi trascurato. In tutti poi il Pagnìni ha detto qualche parola nuova, ha fatto conoscere particolari inediti, ha scoperto relazioni e nessi interessanti. Rivivono così nelle sue pagine le figure suggestive dei pionieri della stampa, quelle dei libellisti e degli scrittorclli pronti a ogni servizio, gii episodi salienti dell'oppressione poliziesca austriaca, i processi, le persecuzioni e i casi umoristici nati dalla stampa. Ne risulta una storia di Trieste nuova, vista da quest'angolo visuale, ricca di passioni e di ideali: la storia di Trieste che ha avuto una stampa combattiva nel difendere i suoi diritti di città italiana nell'Austria e contro l'Austria degli Asburgo, ina ha avuto pure una stampa d'alto livello culturale da La Favilla al Palvese ad Umano* una stampa in lingua tedesca e una nutrita serie di fogli greci, una bella fioritura di fogli satirici, sportivi, scientifici e ricreativi e dialettali, ed ha ora organi di stampa modernamente impostati adeguati alle nuove esigenze ed ai nuovi interessi.
Un lavoro del genere offre naturalmente lo spunto, oltre che a considerazioni di elogio, anche a quelle critiche. Per conto nostro avremmo desiderata una più ampia bibliografia e il cenno delle fonti d'archivio, insieme con una più accurata revisione del testo che rimane spesso tipograficamente scorretto. Abbiamo rilevato qualche errore: hi Naa Sloga durò fino al 1914 e non fino al 1936; a Piume nel 1919 non compari un Giornale del Popolo, bensì II Giornale e 11 Popolo; tra i giornali d'esilio vanno infine ricordati L'Arena di Pala, che a Gorizia assolve pure la funzione di settimanale locale, e L'altra sponda, rivista di -Milano. Qua e là si può lamentare un andamento troppo analitico o una sbrigativa conci' sione; resta inoltre il rammarico per la trattazione estremamente breve riservata nell'ultimo capitolo alla stampa di Gorizia, dell'Istria, li Fiume e della Dalmazia, considerata quasi come un'appendice secondaria delta stampa triestina, mentre essa ha avuto certo storia propria, dignità propria ed ha assolto compiti insostituibili. Il Pagnini si sforza di sopperire all'esigua trattazione con una appendice che è un elenco delle pubblicazioni periodiche di tutta la Venezia Giulia e gli va dato atto anche di questo tentativo.
Concludendo diremo che abbiamo davanti un volume utilissimo, se non accuratissimo, una storia della stampa triestina che si legge volentieri e che sarà avvio ancora ad altre ricerche, un punto fermo dei risultati finora acquisiti dalle nostre conoscenze sulla stampa periodica nella Venezia Giulia. E un libro che offre anche più di quanto il suo titolo prometta, perchè accenna oltre ai giornali ad altre manifestazioni dell'opinione pubblica: è una fatica di anni, cui l'Autore si è assoggettato mosso da un grande amore per la sua
città- SERGIO CELTA
AVERARDO MONTESPEHEIXI, Perugia nel Risorgimento (1830-1860); Perugia, Comitato per le celebrazioni perugine del Centenario dell'Unità d'Italia, 1959, in 16, pp. 127. S. p.
Fra le città Italiane che conservarono intatte per secoli le energie della stirpe e le prepararono per il grande movimento che avviò alla redenzione nazionale dandovi un contributo prezioso di sacrificio e di sangue va indubbiamente annoverata Perugia, ove