Rassegna storica del Risorgimento

NAPOLI ; PALERMO ; CONGRESSI STORICI
anno <1960>   pagina <638>
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638 Vita dclVhtituto
baldi a Napoli, in occasione dal centenario dell'ingresso dell'Eroe nella ex capitale del Regno delle Bue Sicilie.
La parte scientifica, svoltasi nell'aula magna dell'Università di Palermo, nel salone Di Maggio della Società siciliana di storia patria, nella Sala d'Ercole del palazzo reale di Napoli, nell'aula De Sanctis della università partenopea, nel Teatro di corto della Reggia di Caserta e nel salone Filangieri dell'Arcliivio di Stato di Napoli, ha confermato una volta di più la validità della formula ormai adottata per l'assise annuale dell'Istituto. Le prolusioni dei prof. Eugenio Di Carlo e Nino Cortese alle due sessioni del congresso, le relazioni dei prof. Virgilio Titone, Eugenio Koltay Kastncr, Mariano Gabriele, Gaetano Falzone, Francesco Brancato, Friedrich Engel Janosi (a Palermo); quelle dei prof. Ettore Passerin d'Entrèves, Kalikst Morawski, Jacques Godechot, Denis Mack Smith, Angelo Tamborra, del gen. Luigi Mondini e del col. Ferdinando Di Lauro (a Napoli e a Caserta), hanno provocato interventi dotti e frequenti, che hanno aggiunto pregio alle relazioni stesse. La presenza di un numeroso stuolo di studiosi austriaci, belgi, francesi, inglesi, po­lacchi, romeni, ungheresi, ha recato nuova testimonianza dell'interesse con il quale all'estero è considerata la storia del nostro Risorgimento, interesse che il nostro Istituto ha il vanto di aver suscitato.
H ministro della Pubblica Istruzione, impossibilitato a partecipare alla seduta inau­gurale, ha porto il suo saluto in quella che si è tenuta a Caserta.
Nel corso della seduta inaugurale della sessione napoletana, il prof. Nino Cortese, a nome del consiglio di presidenza dell' Istituto, ha offerto al prof. Alberto M. Ghisalberti una medaglia d'oro e. come testimonianza di affetto e di gratitudine per i venticinque anni di lavoro prodigati con fattiva passione nella direzione del nostro Istituto.
Un numero notevole di pubblicazioni di grande rilievo è stato distribuito sia a Palermo, sia a Napoli, a cura della presidenza dell'Istituto, dei Comitati organizzatori, della So­cietà napoletana di storia patria, dell'Archivio di Stato di Napoli. Le mostre archivistiche e librarie di Palermo e di Napoli, che sono state inaugurate in occasione del congresso, hanno felicemente completato il quadro di questa veramente notevole manifestazione. Contorno magnifico alla stessa sono stati i ricevimenti e i banchetti offerti dalle autorità
locali ai congressisti;

RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA. - In occasione del 39 congresso il Consiglio di presidenza si è riunito a Napoli, in un locale dell'Università, il 21 otto­bre u. s. Erano presenti il presidente dell'Istituto, i proff. Cortese, Maturi, Valsecela, Pas­serin d'Entrèves, Moscati, Marchetti, l'aw. Farlo e il segretario generale.
Tra i vari argomenti discussi, si sono prese in considerazione alcune proposte di pub­blicazioni collegate alla legge Segni-Ermini e si è stabilito di adoperare una parte del contributo fissato dalla legge stessa per agevolare l'apertura del Museo centrale del Ri­sorgimento, in attesa che le molte promesse fatte in tutti i tempi dalle autorità compe­tenti diventino, se pure lo diventeranno mai, realtà.
Si è parlato del tema e dell'organizzazione del prossimo congresso} si è messa in rilievo la notevole attività svolta da alcuni Comitati, che hanno organizzato eccellenti convegni locali, in perfetta armonia con il concetto più volte sostenuto che, nelle riu­nioni a carattere nazionale, si debbano svolgere solo relazioni sui grandi temi, riser­vando a quelle regionali e provinciali la trattazione degli argomenti più particolari.
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RIUNIONE DELLA CONSULTA. - La sera del successivo giorno 22 ottobre, si è riunita, sempre nei locali dell'Università di Napoli, la Consulta alla presenza dei rappre-seri tanti di 23 comitati e dei membri del Consiglio di presidenza.
La presidenza, dopo aver constatato che la situazione dell'Istituto è molto lusin­ghiera peri risultati raggiunti il prestigio conseguito, ha ritenuto suo dovere esprimere alla Consulta il proprio plauso e il proprio ringraziamento per l'opera attiva ed efficace