Rassegna storica del Risorgimento

MINGHETTI MARCO
anno <1961>   pagina <5>
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// pensiero religioso di Marco Minghettì 5
gloria del Creatore. A questo,., seguita un sentimento naturale di venerazione e di gratitudine a colui che gli diede la vita. Quindi la religione ohe ci conduce ad amare l'Ente Supremo e a prestare obbedienza alla Sua volontà. La quale volontà, primamente a noi si manifesta considerando la natura nostra e degli altri esseri simili a noi, poi ci viene dalla rivelazione dettata. E l'una e l'altra ci comandano dopo Dio d'amare noi medesimi e gli altri slmili a noi. Quindi tre doveri ne derivano: i doveri verso Iddio, verso te stesso, Verso il prossimo. I quali mirabilmente congiungendosi formano il fondamento della morale e nell'amore si compendiano tutte le altre virtù . ''
In un abbozzo di tragedia, rimasto incompiuto e databile intorno agli anni che vanno dal 1832 al 1836, cominciano a profilarsi con chiarezza gli orientamenti ideali della giovinezza del Minghetti: il ghibellino Marcello vien descritto come tiranno, ambiziosissimo crudele , il guelfo Guido come generoso, obbediente e di giocosi spiriti, amante della libertà e dell'Italia . l)
La crisi risolutiva e l'ancoramento definitivo allo spiritualismo cat­tolico dovevano tuttavia verificarsi dopo la morte del Costa, quando il Minghetti, svincolatosi dall'autorità del maestro, intraprendeva la let­tura del Rosmini e del Vico riuscendo a distaccarsi dall'utilitarismo del Bentham nella morale, dai sensismo di Tracy e di Condillac nella gnoseo­logia: Per me apparisce evidente, e se debbo usare un linguaggio più modesto (imperochè in ciò mi piacque sempre la nuova accademia a cui apparteneva Cicerone) apparisce probabilissimo che nell'anima umana vi siano potenze, facoltà, tendenze attive, cosicché Leibnizio bene aggiunse al motto: nihil est in intellectu quod prius non fu eri t in sensu l'altro: nisi intellectus ipse... Similmente vi è una tendenza che spinge l'uomo ad amare oltre a se e a sentirsi parte non solo della famiglia e della società, ina dell'umanità e dell'universo intero, e questo collegamento non solo pel presente, ma pel passato e per l'avvenire; una tendenza dico che lo spinge a riconoscere che, come parte di un tutto egli deve muoversi nel­l'ordine di questo tutto .2)
I viaggi comprati in Svizzera e in Francia nel '42 e nel '44, i contatti con l'ambiente ginevrino (coi De la Rive, i Pictet, i Mercet, i Saladin, i Rigaud, i Calandrila, i Ferrettini) prima, coi cattolici liberali francesi poi (l'Ozanam, l'abate Coeur, il Lacordaire) valsero a raffermarlo nella sua idea della necessità d'una conciliazione fra la religione e la libertà, fra il
1) Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio in Bologna. Fondo Minghetti. Cartone CLXVIII. Studi giovanili.
2) Mita. Ricordi, voi. I, p. 83.