Rassegna storica del Risorgimento

MINGHETTI MARCO
anno <1961>   pagina <11>
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Il pensiero religioso di Marco Minghetti 11
bolognese può essere ricostruito soltanto per spunti e frammenti, per esclu­sioni e negazioni. A differenza del Ricasoli, del Lambruschini, di altri con­temporanei, che espressero il loro pensiero teologico in lettere, in discorsi o in opuscoli, il Minghetti, cattolico rispettosissimo, non dette mai espres­sione pubblica, che non fosse indicazione generica d'una volontà di rinno­vamento e di purificazione, al suo pensiero sulla Chiesa e sul patrimonio dogmatico del Cattolicesimo. Il suo pensiero, pertanto, può essere rico­struito soltanto attraverso frammenti inediti, glosse a libri di contempo­ranei, espressioni casuali.
Si può, ad esempio, escludere la presenza di elementi giansenistici nel Cattolicesimo del Minghetti per la condanna che egli pronuncia incidental­mente nei confronti della teoria per cui gli infedeli, anche se giusti, non potevano salvarsi fuori della Chiesa, per il suo amore per il mondo classico che invece i giansenisti, sulle orme di S. Agostino, considerarono sempre come la città del diavolo.
Si capisce, dunque, come qualcuno abbia potuto pensare, basandosi sui soli discorsi e libri del Minghetti, ad un Cristianesimo generico, ad una religiosità vaga. La ricostruzione sulla base dei frammenti inediti ci con­durrà invece a scoprire le linee cardinali di un vero e proprio sistema di politica religiosa, di Una visione originale dei compiti della Chiesa nel mondo moderno.
Strumento fondamentale per la riforma della Chiesa è un libero di­battito, che avvicini le posizioni delle Chiese dissidenti, che spinga alla collaborazione tutti coloro che hanno un sia pur fievole orientamento reli­gioso, che ripristini in qualche misura l'unità: la trasformazione religiosa dee farsi partendo dal mimino di credenze anziché dal massimo. Prendere ciò che è puramente necessario alle verità morali e salire per gerarchia sino al dogma. Partiamo dalla carità..... ; viene poscia la massima ama Iddio sopra ogni cosa , ecco un secondo grado che riunirà coloro che cre­dono in un Dio personale distinto dall'universo e creatore. La terza ge­rarchia è nella speranza. Spera in un aiuto da Dio nel mondo quindi la preghiera e il culto... Seguendo questa via una Chiesa universale compren­derebbe gli uomini buoni; poi in differenti gradi gli uomini pii, i cristiani, i cattolici . *)
Se la collaborazione nel dibattito è il metodo diplomatico per il supe­ramento della divisione delle confessioni cristiane, quali sono le posizioni dogmatiche e pratiche che dovrà assumere una Chiesa universale rinnovata, per soddisfare appieno i bisogni dell'animo umano, per costituire non un
I) Fondo Minghetti. Cartone CXV. Stato e Chiesa. I.