Rassegna storica del Risorgimento

MINGHETTI MARCO
anno <1961>   pagina <15>
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// pensiero religioso di Marco Minghetti 15
attiva ohe trasformi e trasfiguri il secolo, senza lasciarsene dominare, ma senza neppure estraniarsene in obbedienza al principio evangelico: siate: nel mondo, non del mondo .
La santità è la perfezione eroica di ogni virtù ispirata e mantenuta dal* l'amor di Dio. Dicendo che ogni virtù può far l'uomo santo, è chiaro che non le si reputa necessario accompagno la vita mistica e ascetica che da alcuni troppo spesso si confonde con la santità stessa. I santi canonizzati dalla Chiesa non sono soltanto contemplativi, ma attivi: re, guerrieri, legislatori, magistrati, padri di famiglia, cittadini e via discendendo. Il nostro S. Petronio è un Minosse, un Perseo cristiano . *)
Era fin troppo ovvio che una simile religiosità, che anticipa per più aspetti temi e posizioni che saranno poi caratteristici del modernismo, non potesse non scontrarsi col cattolicesimo ufficiale, irrigidito negli schemi tomistici tradizionalmente accolti, nelle formule catechistiche meccanica­mente ripetute, che più non parlavano all'anima moderna. Agli anatemi della Civiltà Cattolica, il Minghetti risponde con una pacata disanima degli errori ideologici che si annidano nella apparente ineccepibilità teologica dell'organo dell'intransigentismo cattolico:
... Nella Civiltà Cattolica... mi è d'avviso che tre siano gli errori, i sofismi da smascherare.
L'uno ontologico, l'altro storico, il terzo logico.
L'errore ontologico può formularsi cosi: una sistematica confusione del sostanziale con l'accessorio, dell'assoluto col contingente, dell'uno col vario, dell'immutabile con ciò che soggiace a cambiamenti di tempo, di luogo, di popoli. Questa distinzione è di supremo momento e signoreggia tutta la scienza e la vita umana. Cosi mentre si dee ricordare che nel cattolicismo vi ha una parte inva­riabile che forma il deposito sacro della Chiesa e dell'umanità, uopo è dichiarare eziandio che un'altra parte, e specialmente nella disciplina e ne' mezzi esteriori si governa secondo l'opportunità. E quello che fu buono in un tempo può dive­nire inutile e dannoso in un altro, e ciò che dette in certe condizioni aiuto alla religione, convertirsi in ostacolo. Ma per contrario la Civiltà Cattolica si adopera con tutte le forze ad offuscare tale distinzione. A lei sta sommamente a cuore che le opinioni secondarie, le pratiche minute, le prerogative clericali, riscuotano quella fede e quell'ossequio che si debbe al dogma e alla morale. E però fa il viso dell'arme a qualunque si attenti, sia pur riverente, di fissare le piaghe della Chiesa e di considerare le condizioni presenti del Clero, agita ad ogni piò sospinto contro de' suoi avversari l'accusa di protestantismo e di mi­scredenza* lo potrei per avventura andar oltre e sostenere che non solo confonde con l'essenza del Cristianesimo le parti accessorie, ma talvolta ancora gli abusi. Ma già è bastevohnentc grave il primo fatto e tale che come in filosofia condur­rebbe al panteismo, così in pratica vorrebbe eliminare dal mondo la ragione e la libertà,
') Fondo Minghetti, Cartone XCI.X. Studi politici. II, Quaresimale 18S3.