Rassegna storica del Risorgimento

INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <21>
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LA SOCIETÀ DEGLI AMICI D'ITALIA [ E LA NUOVA RIFORMA HBI
Àgli ultimi di gennaio del 1850, James Stansfeld, birraio e seguace della Scuola liberale di Manchester, riceveva dal suo amico Giuseppe Maz­zini una lettera che metteva in evidenza, sei mesi dopo la caduta di Roma, le aspirazioni dei repubblicani italiani. In tale situazione, Maz­zini scriveva, noi abbiamo bisogno, non solo della simpatia, ma della simpatia attiva, dell'appai, della cooperazione, per quanto possibile, delle nazioni, cioè di tutti quelli che sentono come noi e per noi. Tutto ciò aumenterà la nostra forza fisica e morale...: agitazione in Inghilterra per la nostra causa nazionale controbattere le più importanti accuse che ci sono state mosse esporre i legami esistenti tra la nostra causa e quella della libertà religiosa di coscienza in tutto il mondo associa­zione a questo scopo sottoscrizioni se e quando fattibili armi donate o vendute... tutto ciò rientrerebbe nella sfera dei nostri bisogni, tutto ciò dovrebbe essere ben fìsso nella mente di tutti i nostri amici. Qualcosa si dovrebbe fare.l)
Quasi tutte queste cose dovevano essere attuate o, almeno, intra­prese dalla Società degli Amici d'Italia che nacque poco più di un anno dopo per sollecitazione di Mazzini. Uno studio su di essa, quindi, non deve trascurare le realizzazioni e i fallimenti nel campo delineato dal suo fondatore. Dopo aver, però, seguito l'attività pratica della Società, nei suoi meetings e nei suoi opuscoli, nell'agitazione parlamentare e nei suoi tentativi di raccogliere fondi per la causa italiana, potrebbe avere un interesse e un significato maggiore, discutere sulla sua composizione, scoprire da quali gruppi inglesi derivavano i suoi membri, stabilire da quali motivi, politici, economici, sociali o religiosi, questi furono spinti a simpatizzare per l'Italia. Perciò, in questo studio, noi concentreremo la nostra attenzione su quelle centocinquanta persone circa che rappresen­tano gli appartenenti al consiglio centrale della Società, i cui nomi ci sono stati tramandati. Quando saremo riusciti a illustrarli tanto da sco­prire quali classi sociali venivano attratte dalla causa della libertà italiana, la discussione potrà essere centrata attraverso un gruppo di figure più o meno rappresentative - - sui motivi e sulle aspirazioni che porta-
') E. F. Ricnxnns, MazzinVs Lettera ut un English Family, London, 1920, v. I, pp. 143-14S.