Rassegna storica del Risorgimento

INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <35>
immagine non disponibile

La Società dogli Amici d'Italia e la Nuova Riforma 35
Scozzesi nutrivano per il cattolicesimo. *) Cosi la scissione della Kirk aveva fatto nascere una chiesa dinamica e fervente, evangelica nel suo credo e sprezzante quella specie di formalismo che per loro era rappresentato dalla chiesa romana. La Chiesa Libera aveva coscienza di una rivoluzione poli­tica e sociale prossima in Europa e nel 1848 il Free Church Magazine aveva .predicato: La sola, pura, vera, viva religione della Bibbia, liberata dalla superstizione papale e dal razionalismo tedesco può far rivivere e ricostruire un'Europa paralizzata e scossa.2) Per queste ragioni, può anche essere naturale che fosse Amico d'Italia un uomo come A. Murray Dunlop, che aveva redatto le carte legali della scissione ed era uno degli architetti della nuova chiesa. ' In Scozia anche gruppi dissidenti più antichi erano presenti con Adam Black, pastore di Edimburgo e il grande predicatore congrega-zionalista William Lindsay Alexander (figlio di un mercante di vino bat­tista già studente a Edimburgo).4) Questa era l'intricata matassa che faceva da sfondo a coloro che mostravano simpatia per l'indipendenza italiana. Anche in Inghilterra, come in Scozia, le sette non conformiste conta­rono molti Amici , sia tra i laici, sia tra il clero; come il quacchero pro­prietario del People's Journal, William Howitt che aveva scritto una Po­polar History of Priestcraft in ali Ages and Nations ,s) o il religiosissimo Edward Miale, fondatore del giornale Non conformist e della British Anti-State Church Association, i cui scritti ebbero valore principale nel creare una scuola di politici aggressivi fra i dissenzienti . 6) Dal partito antian-glicano gli Amici si assicurarono un valente oratore come George Dawson, la cui cappella a Birmingham era basata sul principio che le differenze di credo non dovevano costituire un ostacolo a un lavoro pratico cristiano e che ntè l'insegnante né la congregazione dovevano essere costretti a una determinata forma di fede teologica .7) A dimostrare come questi uomini potessero essere utili agli Amici, basta notare che, fra le Petizioni pre­sentate al Parlamento nel 1852-1853, ve ne fu una della Società di pro­testanti dissidenti con sede nella Lewin's Mead Chapel a Bristol, nella quale ci si doleva che un dispostismo incontrollato e vendicativo in mano a una polizia ecclesiastica posta agli ordini di un clero infuriato, fosse oggi in piena efficienza contro gli infelici sudditi del governo pa-
) J. R. FLEMING, The Church in Scodane, 1843-1874, Edinburgh, 1927, pp. 8-9, 19-20.
) Ibid., p. 100.
3) Ibid.y pp. 41-42.
0 DNB, v. XXU pp. 32-43.
DNB, v. X, pp. 124-125.
) DNR, v. XIÒ, pp. 324-325.
') DNB, v. V, pp. 671-673.