Rassegna storica del Risorgimento

INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <46>
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46 John Rotlmdy
simpatie per le nazionalità oppresse.1) Un dubbio, però, continuava a tormentarlo: potevano bastare questi sforzi terreni dei Cristiani ? Nel 1857 scriverà un libro Christianity and Our Era , nel quale sosteneva che il Cristianesimo aveva molto perso della sua influenza nel secolo XIX, perchè si era trovato in contrasto con le correnti moderne nel campo dello sviluppo scientìfico, politico e sociale, così come in filosofia. Causa di questo declino era per lui l'assenza di Dio dal mondo, le superstizioni che si erano radicate in assenza di Lui, e la incredulità generalizzata sulla Sua Seconda Discesa in terra. Il rimedio ? Liberare il mondo da apostasie come quelle cattoliche o unitariane, per far sì che gli uomini attendessero, uniti nel­l'amore, la seconda discesa. Questa speranza nella venuta del Cristo... deve tener vivi i bagliori di fede e di fervore finché questi non saranno vivificati in una fiamma eterna dall'arrivo del Cristo .2) Mazzini fece favorevole impressione a Gilfillan, quando lo incontrò in casa Stansfeld: che bianca fronte spaziosa ! Quale profondità nera si apre come una stella buia nei suoi occhi, quale fermezza nella bocca e come le sue parole escono venti freddi e taglienti in una foresta dalle sue labbra attraverso la barba brizzolata! La sua conversazione è chiara, forte, pratica, alcune volte quasi soffocata dalla sua serietà; i suoi occhi esprimono sempre quel­l'enfasi che il suo inglese confuso non può alcune volte esprimere.
Ma per quanto Mazzini abbattendo il Papa e liberando l'Italia, avrebbe dato valido appoggio a una nuova vita per l'Europa, Gilfillan non credeva nelle cure terrene per il corpo malato del Cristianesimo. Tutta la razza umana, traviata finora dalla superstizione, dal fanatismo, dalla falsa filosofia , avrebbe, piuttosto, dovuto inginocchiarsi' in tutto il mondo e gridare: Vieni, Gesù, vieni presto.3)
Questo Scozzese sperava dunque nel compimento del millennio nel senso letterale. Si deve anche ricordare che gli Unitariani, il cui valido con­tributo agli Amici d'Italia abbiamo già sottolineato, malgrado il di­sprezzo che loro riservava il Millenarista Gilfillan, speravano in un altro genere di millennio , da raggiungersi attraverso lo sforzo, in terra, degli uomini. Le opinioni politiche di questi uomini erano estreme come le loro concezioni religiose. Parlando, per esempio, a operai di Glasgow, su Sto­ria, morale e politica , il rev. Charles Clarice (membro, più tardi, del con­siglio della Società), diede una motivata approvazione agli schemi dei socialisti francesi,4) ma preferì guardare al giorno nel quale, come risultato
i) DNB, v. VII, pp. 1229-1230. *) R. A. e E. S. WATSON, ap, ciL, pp. 401-405. ) Ibìd., pp. 157-158.
4) CHARLES CLARICE, Notes of Nino Letture* on Uistory, Murate, and Politics, Gla­sgow, 1849, p. 15.