Rassegna storica del Risorgimento

INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <53>
immagine non disponibile

La Società degli Amici (VItalia e la Nuova Riforma 53
zioni alle quali il Leader aveva dato una voce. Non era, certamente, del tutto chiaro il modo con il quale sarebbe stato portata in Italia la Nuova Riforma, dopo il trionfo del partito repubblicano; esplicita era la promessa di por fine al potere temporale e spirituale del Papa, ma non era chiaro quel che sarebbe avvenuto dopo. Avrebbe ascoltato il polso dell'umanità, sul nostro problema religioso radunando un concilio,1' ma il suo piano mancava di concretezza e risentiva di una certa retorica. Il materialismo non era nato soltanto in Italia : questo diceva ai millenaristi; è nato come reazione al Papato . La mentalità italiana, insisteva, ha tendenze altamente religiose, ha degne e istruttive aspirazioni verso l'ideale, accop­piate, però, a una forte e irresistibile sensazione, quella che l'idea dovrebbe essere realizzata, per quanto possibile, coi nostri problemi territoriali; che tutto, per quanto possibile, dovrebbe essere incarnato nell'azione ... ogni manifestazione del libero ed originale genio italiano si esplica nella trasfor­mazione di una realtà terrena e sociale, consacrata da una fede religiosa . ->
Con queste parole egli toccava le corde più profonde della simpatia nei cuori dei migliori di quel gruppo formatosi all'interno della Società, quel gruppo che seguiva gli articoli di fondo del Leader.
Questi momenti di accordo, però, fra le brillanti parole dell'esule e le speranze degli Amici d'Italia erano piuttosto rari; la realtà era che persino all'interno di quel piccolo gruppo della società inglese che com­prendeva gli Amici, vi erano contrasti di prospettiva e di fede ebe rendevano difficile una azione concorde e duratura. La rigidità della conce­zione mazziniana non aiutava a superare quelle posizioni. L'Apostolo aveva detto durante una conversazione-, che il suo partito non era né anarchico, né terrorista e noi non siamo comunisti, non egualitari, non ostili alla pro­prietà né socialisti nel senso che è stato dato a questo nome dagli inventori dei sistemi e dai settari .3) Il Leader era d'accordo con Mazzini sul fatto che, mentre il socialismo inteso come espressione di fraternità era un fine comune dell'umanità, non era necessario avere un sistema o aver fede in un sistema... .*) Molti, però, dei membri della Società avevano, come abbiamo già notato, un sistema o, per lo meno, simpatizzavano per quegli altri esuli, come Luigi Blanc, che ne avevano uno da suggerire e non erano contenti quando l'Apostolo diceva loro come in una lettera a Holyoake che soggiacevano a una strana illusione .5) La rottura con Luigi Blanc, per esempio, aveva provocato un rafl'reddamento con uno dei membri più
') E. MORKMJ, op. di., pp. 161-163.
2) Society, Traete, IV, p. 6.
a) Jbid.t pp. 8-9.
*) Leader, Il maggio 1850* p. 154.
) J. MCCABE, op. eit., v. I, pp. 238-239.