Rassegna storica del Risorgimento

INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <54>
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54 John Rothney
fedeli del clan, lo Stansfeld.1) Mazzini continuava, però, a denunciare al cospetto della Società gli schemi socialisti, il sogno feroce, assurdo e immorale del comunismo , che non era altro se non il problema della cucina dell'umanità sostituito al problema dell'umanità e, che, se trion­fante, avrebbe significato l'abolizione della libertà provocata dall'orga­nizzazione sociale .s)
Strano a dirsi, mentre la sua antipatia per l'estremismo nelle questioni economiche urtava i suoi sostenitori, il suo estremismo in politica e la sua insistenza sulla repubblica italiana raffreddavano gli Amici più con­servatori e rivelavano così l'insormontabile frattura esistente fra le ali estreme della Società.
Dichiarate le sue caratteristiche inglesi, il gruppo si era presentato-ai pubblico, sul principio, come indifferente sulla forma di governo di un'Italia libera e unita; ancora nel 1852 il Daily News scriveva che esso, pur di tendenze chiaramente liberali, non sembrava voler far propaganda per una speciale dottrina politica .s) Mazzini, però, rispondendo a precise domande durante una conversazione, sviluppò le sue teorie dicendo: i nostri re sono il prodotto di conquiste straniere, non abbiamo tradizioni monarchiche o aristocratiche delle quali, come Italiani, ci possiamo vanta­re , la repubblica è per noi non solo teoria e fede, ma necessità ; finiva chiedendo ai suoi ascoltatori di non appoggiare il patriottismo italiano ponendo delle condizioni, ma di fidare nel suo partito.4) Il Leader condi­videva questi sentimenti e scriveva che la Gasa Savoia era sordida e cier ca,s) ma molti Amici non erano dello stesso parere; è significativo il fatto che Francis Newman cominciò una sua conferenza, in una seduta della Società, con una lunga difesa della monarchia costituzionale inglese, pur ammettendo che le nazioni che non hanno dinastie, oppure non ne hanno una da rispettare fiduciose, sono fondamentalmente antimonarchi­che .6> Abbiamo già citato l'incredulità di Baxter, rigido presbiteriano; nei suoi ricordi di viaggio, scritti prima di aderire alla Società, deplorava il governo di Bomba a Napoli, ma sperava che fosse sostituito non già da una repubblica, ma da un regime che contemplasse un re di sentimenti patriot­tici, previdente, condiscendente, umano; ministri alieni dalle fazioni e devoti all'interesse della massa; un parlamento costituzionale . Egli guardava ai rivoluzionari italiani come a un ammasso, di anarchici, che con atti egoisti
4) E. F. RiCHABOS, op, cit v. I, p. 130.
2) Society, Tram, IV, p. 9.
3) E. MORELLI, op. cit., p. 158. *) Jbld., p. 166.
s) Leader, 27 dicembre 1851, pp. 1228-1230. *> Society, Traete, V, pp. 7-8.