Rassegna storica del Risorgimento

BALBO CESARE
anno <1961>   pagina <70>
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Massimiliano Pavan
la posizione storiografica del Balbo. Che in lai riaffiorassero preoccupazioni religiose facilmente ricollegabili alla reazione a suo tempo attuata da bollan-disti e maurini contro il pirronismo, ]> è ben rilevabile; ma che questo fattore non sia riducibile solo a corrente , è dimostrato dal raffronto colla ben diversa reazione di antichisti e pubblicisti cattolici come il Fea 2) e come il Dandolo;3) mentre il cattolico Cantù pur non aderendo alla tesi settentrionalistica sul­l'origine etruscorasenica, assumeva verso il Mailer ed il Niebuhr, e in sostanza verso il revisionismo viehiano- un atteggiamento positivo, se pur temperato dalla cautela propria del profano di fronte alla violenza degli scontri tra gli eruditi. *)
Ma il Balbo, nella sua istanza di dare una interpretazione teoretica della storia, non si avvedeva della contraddizione generata dall'equivoco su
rispetto a quella del Thierry, meno diffusa sulle antichità italiche, benché il M. dedichi tre capitoli (3, 4, 5) alle popolazioni preromane, seguendo la tesi niebnhriana dell'orì­gine pelasgica dei popoli italici, ma senza accedere alle tesi settentrionalistìche sull'orìgine degli Etruschi (v. p. 65 ss., ed. cit.). A proposito dell'orìgine pelasgica degli Italici, il Capei (l. e, nr. 114, p. 56) scrìveva: il venerando nostro G. D. Romagnosi, il Principe di Canino e la napoletana scuola dei Vico, dei Pagano e dei Cuoco sapranno grado al Niebuhr di quella opinione che porta intorno ai pelasghi, siccome quella che si dimostra favorevo­lissima alla precedenza della Italia nostra e nella civiltà e nelle arti (cr. n. 112, p. 39).
') V. A. MOMIGLIANO, in Contributo cit., p. 81.
-) V. del Fea le Considerazioni storiche filosofiche criiiclie politiche su Vljmpero Romano da Romolo ad Augusto, Roma, 1835, dove l'atteggiamento antiniehuhrìano è dettato dalla preoccupazione di salvare Romolo in quanto con esso si salva la preparazione alla Roma cristiana ( destinato Romolo da Dio a quel grande oggetto di suo ministro in quella preparazione , p. 5) e quindi in senso filoromano. È significativo che il Fea nelle crìtiche al Niebuhr (p. 23) associasse 1 La Mennais (p. 15, n. 1). La preoccupazione di sottolineare il coTUinuum tra storia di Roma pagana e storia di Roma cristiana, in senso provviden­zialistico, si trova anche in una conferenza del cardinale Nicola Wiseman, già ricordato, tradotta in italiano a Milano nel 1857, col titolo di Roma- antica e Roma moderna. Si po­trebbe a tal proposito ricordare le parole del Balbo nel Sommario'. ...evidentemente l'ufficio, la missione providenziale di Roma antica, fu quella di riunire, di apparecchiare tutto il mondo antico occidentale a prima sede della cristianità... (1. IV, 1, p. 100, ed. del Solmi, Milano 1927) ma con ciò il Balbo non usciva dal giudizio sostanzialmente negativo su tutta la storia di Roma antica in quanto sviluppo e conclusione del regresso precristiano, antitesi del progresso cristiano.
3) V. soprattutto del Dandolo, oltre a U cristianesimo nascente, Milano, 1842, gli Studii sul secolo d'Augusto, Milano, 1837, dove, in difesa della tradizione liviana, scrive: La scuola di Niebuhr [cj si vanta di fare ricca la romana storia di reconditi tesori; noi avvisiamo che la sua inesorabile critica tenda invece a diseredarla de' suoi più geniali adornamenti (p. 132; efr. p. 13). Il libro è scritto nella professione di attaccamento al mondo classico greco-romano: è mestieri pigliar dipartita dai Greci e dai Romani..., che avi e padre furon essi agli Italiani in ogni ramo di gentili ed alte discipline (p. 9); perciò la reazione contro il Niebuhr ò dettata in lui solo da attaccamento a una tradi­zione: e non tacqui come la scuola pirronista di Niebuhr [sic]..., non sa trovar favore direi piuttosto nel mio cuore, che nella mia mente (p. 13).
*) V. in Storia degli Italiani, I, App. 3, ed. cit., p. 970, dove, dopo l'esaltazione del Vico profeta della storia congetturale , si rileva del Niebuhr la sconfinata sua eru­dizione, in felicità con cui ripristina od emenda pnssi di cento autori, la franchezza onde passeggia sul suo campo, e raffronta le antiche colle istituzioni moderne piò. minute e complicate, la convinzione infine che egli reca nelle sue ricerche... (ib., p. 972).