Rassegna storica del Risorgimento
TRENTO ; GIACOBINI ; GIANSENISMO
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1961
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Marcella Deambrosis
capitale x) e Gregorio Fontana, che partecipò ai lavori delle Assemblee della Cisalpina. Particolarmente in Gregorio Fontana troviamo accoppiarsi il sogno unitario alle aspirazioni dì riforma religiosa. Egli, infatti, ebbe in comune con il Giannini, con il quale rimase al Consiglio de' luniori anche dopo l'agosto del '98, i progetti repubblicani espressi, per esempio, in un discorso del 21 novembre 1797 nel quale disse: Leggo a chiare note nell'arcano libro del Destino che nel breve giro di pochi anni la nostra repubblica non più Cisalpina, ma Italica, porterà i suoi confini e dilaterà il suo dominio per tutta la gloriosa penisola, arbitra un tempo e signora del mondo .2) Mentre, invece, nel 1791 le preoccupazioni religiose e riformatrici avevano nel suo animo ancora il sopravvento ed egli si allineava sulle posizioni dei giansenisti ostili alle novità francesi, lodando infatti in una lettera a Carlo Rosmini due sonetti dell'Alfieri, satirici nei confronti della Rivoluzione, scriveva, tra l'altro, queste considerazioni d'indole riformisticoreUgiosa, che, però, contenevano in nuce quelle che sarebbero state le sue successive posizioni politiche: Soprattutto mi è ito a sangue ciò che dice toccante la distinzione della nostra valle (la vai Lagarina) dal Tirolo e dal resto della Tedescheria. L'inculcar fortemente siffatta distinzione è più. che mai necessario in questi momenti in cui si va spargendo per tutta l'Italia, che i sublimi deputati del Tirolo presso S.M.I. hanno implorato dal Sovrano per la felicità della Provincia il ristabilimento di un Crocifisso, che versava sangue ed acqua dal legno, o metallo, così pure quello di tutte le immagini miracolose, di romitori, di santuari ed altre tali cose importantissime alla prosperità de* popoli, e nate per produrre l'abbondanza delle vettovaglie: e finalmente per compimento dell'opera e della pubblica salute hanno domandata la rigenerazione dei Gesuiti.... Aggiungeva però che, in seguito a queste richieste, quattro di tali deputati tirolesi erano stati a un di presso banditi dalla illuminata Vienna del tempo.3) Tra i cosidetti giansenisti del tempo vi fu, dunque, nei confronti della Rivoluzione francese varietà di sfumature di valutazione; chi, rimanendo sostanzialmente regalista non vedeva di buon occhio l'eversione sociale e l'abbattimento dell'autorità assoluta dei principi e, tuttavia, fondava sui moti in corso la speranza di veder una volta umiliata la tracotanza Romanofratesca ; *) chi, invece, si preoccupava sinceramente delle violenze inutili e controproducenti, cosi lo stesso Tamburini, non meno dell'Alpruni, o del Tacchi.5) In una lettera
*) Cfr. tesi di laurea inedita di Maria Maestranza sul Giannini, Università di Padova, 1957, p. 145; A. ZIECEB, Gregorio Fontana, Torino, 1932.
s) Cfr. Giornale storico della Repubblica Cisalpina, voi. I, foglio 349 e sgg.
3) jjj interessante il fatto che l'opuscolo in cui si trova questo passo qui riportate fu pubblicato nel 1884 a Trento e intitolato Gregorio Fontana a Carle Rosmini. Lettere, ma non contiene questo passo, probabilmente soppresso per timore della censura austrìaca. Esso è, invece, riportato in un foglietto volante attualmente inserito nell'opuscolo e che era destinato ai patrioti come foglio clandestino da accludere alla pubblicazione ufficiale
incompleta.
*) B.V., Vai. Lat. 9038: lettera di Alpruni ad Amaduzzi del 22 dicembre 1790.
5) Per il Tamburini cfr, il Carteggio citato a pag. 9, nota 2. Cfr. lett. dell'Alpruni all'Amaduzsd del 20 maggio 1791, in cui egli scrive che gli spiace che a Parigi il popolo offenda il Papa in effige, cfr. in Vat. Lat. 12552, lettera di Carlo Tacchi a Lorenzo Caleppi da Montefiascone del 7 agosto 1791 in cui egli scrive; Quanto m'incresee che sìa mancato il colpo diretto a Fayette I Io sono antisanguinario, ma in Francia vi sono delle teste che devono esser levate dal busto a salvezza di tutta 1*Europa,