Rassegna storica del Risorgimento

KOSSUTH LAJOS ; GUERRA 1866 ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <91>
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KOSSUTH E GARIBALDI NELLA GUERRA DEL 1866
Nella seconda metà del 1864 e nell'anno seguente, sotto il ministero La Marmora, nemico di ogni movimento rivoluzionario, Kossuth, il quale, nel maggio 1861, aveva trasferito la sua abitazione da Londra a Torino per meglio assecondare ì progetti di Cavour, perdette ogni contatto col nuovo governo italiano, formatosi dopo la morte del grande statista. Contribuirono a tale fatto l'avvenuto trasferimento della capitale a Firenze e le sciagure domestiche dell'antico governatore d'Ungheria: la morte della figlia e della moglie.
La sempre crescente agitazione di Mazzini e Garibaldi, a favore della libera­zione del Veneto, non cessò, invece, di preoccuparlo. Il 3 marzo 1865 un rapporto diretto da un agente segreto al ministro degl'interni Lanza aveva ancora avvertito che non si aveva nessun segno di consenso nella questione della libe­razione del Veneto né da parte dell'Ungheria, né da quella della Croazia, della Dalmazia e dell'Illiria. *) Ma il 1 luglio lo stesso agente informava il mini­stro che Mazzini voleva affrettare ad ogni costo le cose a Venezia, per impe­dire che l'Ungheria si conciliasse con l'Austria, ciò che, secondo lui, sarebbe stato un colpo micidiale per la rivoluzione europea, perchè avrebbe fatto perdere.la collaborazione degli elementi magiari, croati e romeni dell'impero austriaco alla causa comune. L'informatore aggiungeva che Kossuth te­mendo di perdere ogni ascendente in patria non confidava più nell'efficacia della diplomazia di Napoleone III, che lo aveva abbandonato nel '59 a Villa-franca, ma aderiva di nuovo al partito rivoluzionario, accingendosi ad indiriz­zare un proclama agli Ungheresi, ciò che il partito rivoluzionario accoglieva, però, con molte riserve, criticando il suo contegno monarchico degli anni precedenti.2' Due giorni più. tardi, lo stesso agente riferi ancora che Kossuth e Klapka, insieme con alcuni rifugiati illirici, avevano iniziato un lavoro clan­destino nel Veneto, nella Dalmazia, nella Croazia e nell'Ungheria raccogliendo armi ed intendendo valersi del grande prestigio che Garibaldi godeva in Un­gheria, per prepararvi la rivoluzione. 3)
Alla fine di luglio, Klapka, Krivàcsy, Kupa ed altri antichi ufficiali della guerra d'indipendenza ungherese si ritrovano a Genova e vi invitano anche un
') Le carte di G. Lama, Torino, 1936, voi. Ili, p. 137. Per i fatti precedenti e la bibliografia relativa v. EUGENIO KOLTAY-KASTNEH, Mazxini e Kossuth, Firenze, Le Mounier, 1929; // contributo ungherese nella guerra del 18S9. Ibid., 1934; Iratok a Kossuth-emigràció tòrténetéhez. Scritti riguardanti la storia dell'emigrazione di Kossuth in Italia, Szegcd, 1949; Etienne Tiirr en Ili60, in Revue de* itudes hongroises, Budapest, 1929; Garibaldi e Ut questione ungherese, la Corvina, Budapest, 1931-32; A Kossuth-emigrdciS keleti tervei Giacomo Durando emlékirutuibnn. I progetti d'Oriente dell'emigrazione di Kossuth nelle Memorie di G. Durando, Szdzadok, Budapest, 1929; La liberazione del Veneto- e l'emigrazione ungherese, in Atti del congresso nazionale di Storia del Risorgimento Italiano di Venezia settembre 1936, Bologna, 1940. Altri contributi nell'annata 1938 della Rassegna storica del Risorgimento e nella Rassegna Italiana del 1933*
2) Ibid., pp. 329-330.
3) Rapporto confidenziale del 3 luglio 1865. Ibid,, voi. Ili, p. 333.