Rassegna storica del Risorgimento
KOSSUTH LAJOS ; GUERRA 1866 ; GARIBALDI GIUSEPPE
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1961
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pagina
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93
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Kossuth e Garibaldi nella guerra del 1866 93
locutore su tale piano. Quando però, questi fece il nome di Kossuth, Bismarck lo interruppe, ricordandosi probabilmente delle informazioni ricevute da Csàky con queste parole: Kossuth è ormai superato. Che egli rimanga in Italia a dirigere gli affari politici, qui noi abbiamo bisogno di soldati 1 . ') La notizia, venuta da Budapest, che il Comitato rivoluzionario si sarebbe contentato della restituzione della costituzione del '48, negoziata fino allora vanamente da Francesco Deak col governo austriaco di Vienna, corrispose perfettamente agli intenti dello statista berlinese, che desiderava staccare l'Austria dalla confederazione tedesca, respingendola verso l'Oriente. 2) Il colonnello ICiss cercò, quindi, di adattarsi a tale nuova situazione, e, nel progetto da lui mandato il 21 a Bismarck, si contentò di stabilire che all'Ungheria verrebbe assicurato che un paragrafo apposito del futuro trattato di pace avrà cura di ristabilire la libertà del paese, se non sulla base della dichiarazione d'indipendenza del 1849, almeno su quella delle leggi del '48 . 3) Il colonnello dimenticò che, se l'emigrazione accettava tale punto di vista, essa rinunziava a tutto quello per cui aveva combattuto con Cavour e con Garibaldi nel 1859 e nel 1860-61. Né Kiss osò comunicare a Kossuth altro che notizie generiche sul suo colloquio con Bismarck, ed egli indugiò fino al 30 luglio a mandargli il progetto da lui presentato a Berlino, provocando aspri rimproveri da parte dell'ex-governatore.4! Le prospettive favorevoli avevano già incitato lo stesso Kossuth fin dal-l'aprile ad una attività vivissima. Egli scrisse al suo antico conoscente, Marcello Cerniti, diventato nel frattempo segretario generale agli affari esteri, interrogandolo se vi era qualche speranza nuova alla liberazione del suo paese, perchè nel caso contrario egli si sarebbe ritrasferito a Londra. 5) Domandò, poi, udienza al re, dicendosi sorpreso di non avere già ricevuto un invito a recarsi da lui. '1 Con lunga lettera Kossuth informò, quindi, La Marmerà delle sue relazioni con i ministeri precedenti e cercò di convincerlo che l'Italia aveva bisogno della collaborazione ungherese nella guerra imminente. 7) Nello stesso tempo egli offrì la sua collaborazione anche a Garibaldi8) e, attraverso Ignazio Helfy, redattore del giornale italo-ungherese Alleanza di Milano, 9) eercò di entrare in relazione con Alberto Cavalletto, capo del movimento nazionale del Veneto.10' Quindi chiese l'appoggio del Ricasoli, essendosi diffusa la notizia che La Marmerà avrebbe presto assunto il comando dell'esercito e ceduto a lui, nomo di stato più propenso ad allearsi con elementi rivoluzionari, il posto di presidente del consiglio. Come argomento
?) irafcrim, c'a., voi. VI, p. 282.
2* Ibid., p. 282.
3) Jbid., p. 138; cfr. anche la dichiarazione di TJscdom, ibid., voi. VII, p. 216 e le parole di Bismarck al ministro d'Austria a Berlino, WEHTHEIMEH, op. eie., p. 235; LA MAHMOJU, op. cit., p. 318.
*) Jrataim, cit., voi. VI. pp. 273-283.
S) 11 aprile, Ibid., pp. 105-108.
) 25 maggio, 7 giugno, Ibid., pp, 111-115,
'.) LA MAXMORA, op. cri., pp, 318-325, Jrataim, di., voi. IV, pp. 115-124.
*) 23 maggio. Ibid., pp. 125-126.
9) VINCENZA MABIA FORNA ni O, L'Alleanza giornale italo-ungherese di Milancin Studi e documenti italo-ungheresi dell''Accademia d'Ungheria di Roma, Korna, 1938, p. Ili *g. 10) Irataim, cit., voi. VI pp- 140-141.