Rassegna storica del Risorgimento

KOSSUTH LAJOS ; GUERRA 1866 ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <94>
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Eugenio Koliay-Kaslner
nuovo, Kossuth gli fece presente ohe l'Italia non poteva trovare un contatto diletto con la Prussia, sua alleata, se non attraverso un'Ungheria liberata d*d giogo austriaco.]) La Marmora non rispose nemmeno alla lettera dell'apo­stolo ungherese;2) gli altri mandarono parole cortesi. Kossuth mobilitò Tiirr, per potere arrivare davanti al re,3) cercando anche d'influire a Ber* lino per mezzo del colonnello Kiss ed a Parigi per mezzo di Daniele Irànyi. *) Ma il principe Napoleone, Costantino Nigra, Artom antico segretario di Cavour, non cessavano di ripetere che meglio varrebbe assicurarsi l'appog­gio di Francesco Deàk, capo del partito costituzionale in Ungheria. Né l'impe­ratore Napoleone 111, né La Marmora confidavano nell'influsso degli emi­grati ungheresi nel loro proprio paese. Peraltro rispondeva il principe Kossuth dovrebbe domandare 2 o 3000 franchi a Garibaldi, requisire navi, prendere da sé un'iniziativa audace...s) Ma la più sgradita sorpresa per l'apo­stolo dell'indipendenza ungherese fu l'esperienza amara di non ottenere diret­tamente alcun messaggio, alcuna notizia dalla sua patria: È terribile, è incomprensibile ed estremamente scoraggiante così egli scrive che non vi sia a casa alcun partito, che dico? partito? alcun individuo che dimostri qualche curiosità di sapere se vi sono prospettive o no .6) L'interesse della diplomazia cresce, invece, nel frattempo per l'Ungheria all'estero: Ludvigh avverte Kossuth da Bruxelles che Giorgio Komàromy e Teodoro Csàky hanno già trattato a Berlino, Parigi e Firenze e ne hanno riferito al generale Klapka, antico rivale di Kossuth nel '59. Allora Tiirr afferra l'iniziativa, si presenta a Guido Usedom, ministro prussiano presso la corte italiana, e gli propone una irruzione militare in Ungheria dalla parte della Trans il vani a, facile ad eseguirsi, perchè secondo lui le armi mandatevi dal Piemonte nel 1859 e '60, vi debbono essere tuttora disponibili.7) L'impiegato ministeriale Ba­ranti viene subito mandato a Belgrado e Bucarest, per attingere precise infor­mazioni, e Tiirr riceve l'incarico dal re di recarsi a Berlino per esporre la sua proposta. Il generale vi arriva il 10 ed è ricevuto lo stesso giorno da Bismarck. L'indomani il consiglio dei ministri, decidendo la guerra, accetta l'idea dello appello all'Ungheria, ciò che Bismarck partecipa subito a Usedom. Klapka, il quale si trattiene a Francoforte, viene invitato da Tiirr ad accorrere a Ber­lino per essere presentato a Bismarck come comandante designato delle unità magiare che dovranno far irruzione in Ungheria dal nord attraverso la stretta di Jablonka. Lo stesso Ttirr parte poi per Parigi, dove riferisce al principe Napoleone e prende gli accordi opportuni col rappresentante dei Principati Danubiani. 8) Egli telegrafa a Kossuth che il principe gli consiglia di andare
ì Ibid., pp. 160-178.
2) Ibid., voi. VII, p. 188.
*) 26 maggio, 1 giugno. Ibid., voi. VI, pp. 207-208, 159, 289-292.
*) 8, 20 maggio. Ibid., pp. 178-193.
) Irànvi-KoHsuth 31 maggio, 6 e 8 giugno. Ibid., pp. 154-159, 300-302.
*) Ibid., p. 199.
') E. KOLTAV-KASTNEII, Garibaldi e la questione ungherese, cit.
8) KJENAST, op. cit., p. 65; lettera di Ciiàky a La Marmora in Le carte di G. Lonza cit., voL HI, pp. 159-160; Irataim eh., voi. VI, pp. 202, 206. Klapka propose già il 10 maggio a La Marmora di accordarsi con loro. V. il rapporto riassuntivo di Tiirr a Kossuth, Irataim cit., voi. VI, pp. 558-563; KlENABT, op. cit., pp. 70-76.