Rassegna storica del Risorgimento

KOSSUTH LAJOS ; GUERRA 1866 ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1961>   pagina <98>
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98 Eugenio Koltay-Kastner
durra gli affari presso gli alleati; Komàroinv assumerà, eoa pari indipendenza l'organizzazione in Ungheria, in attesa che Kossuth possa mettersi a capo della rivoluzione;1) Csàky fungerà da anello di congiunzione tra Kossuth ed il Comitato rivoluzionario di Budapest. L'irruzione militare nel territorio ungherese avverrà simultaneamente da nord, sud ed est, e i due re di Prussia e d'Italia indirizzeranno in tale occasione proclami alla nazione ungherese. Il comandante che condurrà la legione ungherese della Prussia, non potrà essere, però, il barone Uchtritz, già colonnello degli honvéd, perchè non parla l'ungherese. 2) La prima irruzione dal nord sarebbe dovuta, peraltro, avvenire non attraverso la stretta di Jablonka, ma più ad est, dove si poteva raggiun­gere più presto una popolazione prettamente magiara, e con forze molto maggiori di quelle progettate dalle autorità prussiane. Lo stesso Kossuth intendeva entrare in patria con queste truppe del Nord, perchè i volontari di Garibaldi dovevano attraversare una larga striscia di popolazione slava, prima di raggiungere i territori abitati da ungheresi* Appena arrivato in patria, egli avrebbe assunto il governo del paese. 3)
Dopo la dichiarazione di guerra da parte dell'Italia, l'ex-governatore ricevette la notizia che Ri easoli confermava la promessa del re quanto alla spedizione garibaldina in Ungheria. 4) Ma i due rappresentanti di Budapest., che godevano la fiducia di Berlino, apprezzarono così poco i voleri di Kos­suth che Csàky non si fece più vivo con lui. dopo la sua partenza da Firenze, fino al suo telegramma troppo laconico del 12 luglio. D'altra parte, Komà-romy si trattenne di passaggio a Torino,s) senza fargli visita, ed anche Use-dom si destreggiò per trattenere con ogni mezzo Kossuth dal progetto di andare in persona a Berlino. *) Così la volontà di Bismarck, che l'attività di Kossuth rimanesse limitata all'Italia, venne rispettata. Da allora in poi i desideri di Berlino riguardanti il piano ungherese furono trasmessi al governo italiano, e questo si valse poi di Kossuth per realizzarli. Così Kossuth inviò, il 25 giugno, 15 ufficiali ungheresi, condotti dal colonnello Mogyoródy, e il 19 luglio altri cinque col colonnello d'artiglieria Telkessy, alla nuova legione ungherese in Prussia.7)
Anche la realizzazione dei progetti italiani incontrava molte difficoltà. Garibaldi si dichiarava pronto a capitanare una spedizione in Ungheria, ma provvisoriamente veniva mandato sulla frontiera del Tirolo. Né Tiirr poteva partire per l'Oriente prima del 1 luglio per prepararvi insieme con il colonnello Giuseppe Kiss, il piano serboromeno, ed inoltre doveva promettere a Kos­suth di non intraprendere niente prima dello sbarco delle truppe garibaldine sulla costa adriatica dell'Ungheria e se non aveva ricevuto un permesso dallo stesso Kossuth. Ricasoli ordinava a Scovasse, console italiano a Belgrado, di chiedere al governo serbo la cessione dei fucili necessari alla spedizione di
J JWrf., voi. VHf p. 119.
2) lbid.t voi. VI, pp. 245-261.
3) //.. pp. 226-241, 256-259. *) Jbid., pp. 312-322.
s) Ibid.t pp. 410, 403-3 L.
*) ltM. p. 365.
') M, pp. 245-2*8, 423-42.