Rassegna storica del Risorgimento
KOSSUTH LAJOS ; GUERRA 1866 ; GARIBALDI GIUSEPPE
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Eugenio Kollay-Kastner
tua tutta l'eloquenza del colonnello per persuaderli ad entrare nella legione riuscì vana. IL colonnello Sreter e Tanàrky, segretario di Kossuth, lessero loro il proclama di*LI*ani irò governatore, ma senza alcun risultato.l) Quando giunsero nuovi prigionieri, si mandarono ad incontrarli alcuni soldati e sottufficiali bene equipaggiati con l'uniforme honvéd, ma anche questo si dimostrò inutile.2* Il 15 luglio Kossuth indirizzò un nuovo appello per provocare la diserzione degli elementi ungheresi dell'esercito austriaco: Voi dice il manifesto potete passare con bandiere spiegate, musica in testa, dalia parte della libertà ungherese, che sarà nel campo italiano. Vengo da Garibaldi, il quale per mezzo mio vi manda a dire che il suo più vivo desiderio è di accompagnarmi in patria col suo prode esercito. Considerato tale aiuto basta muoverci perchè la nostra nazione si liberi dall'oppressione austriaca .3) Nessun risultato. Finalmente si ricorse al metodo già adottato nel '59: si separarono i soldati ungheresi dai loro superiori austriaci. Così un tenente animoso Giuseppe Vàuiossy, riuscì a convincere 104 giovani di Veszprém e di Gyór ad arruolarsi nella legione. Questi vennero accolti alla stazione di Bologna, dove la legione fu trattenuta durante il viaggio verso Ancona, in servizio sanitario, colle note della marcia di Itàkóczv e trionfalmente si reca-rono nella loro caserma.4) Il modesto servizio negli ospedali militari non contentava certamente questi animosi, ma Kossuth si prodigò inutilmente a cambiare tale situazione. Dopo molte sollecitazioni, l'aiutante generale del re gli rispose che Sua Maestà prenderà in considerazione se la legione potrà essere adibita ad un servizio più attivo, senza disturbare troppo le condizioni attuali .s) Si esitava a provocare la rivoluzione ungherese.
Tutte le speranze di Kossuth si concentrano, quindi, nella realizzazione del piano Garibaldi: l'azione militare da svolgersi contemporaneamente sulla frontiera orientale dell'Ungheria, pareva, infatti, essere meglio avviata che non nel '59 o nel '60. Il console prussiano di Bucarest lo appoggiava caldamente. Tiirr era ricevuto favorevolmente dal nuovo re, Carlo di Hohcnzol-lern. 6) Questi gli prometteva non soltanto armi, ma anche un esercito ausiliario di 30 o 40.000 uomini. Giungeva Ferdinando Eber, altro condottiero dell'epopea garibaldina del '60, per assumere il lavoro minuto dell'organizzazione. Tùrr, invece, proseguiva il suo viaggio verso Belgrado, dove la sua missione era accolta favorevolmente. Il principe Michele lo assicurava del suo appoggio, ed il generale ungherese si metteva a raccogliere truppe serbe, per unirle a quelle di Garibaldi, appena esse fossero sbarcate. 7)
Lo stesso Kossuth, dopo una lunga intervista con Ricasoli, ) si allontanava da Firenze, lasciandovi suo figlio Luigi per condurre gli affari dell'emi-
') Rapporti di Ihasz 26-28 giugno. Ibid., pp. 335-338.
2) Ibid., pp. 329, 365-367, 426.
3) Ibid., pp. 414-418.
*) Foltivary-KosHuth 10 luglio. Ibid., pp. 403, 428-429.
*) Ibid., p. 422.
) WEUTHKIMER, op. eii., p. 262.
?) Rapporto di Tiirr a Kossuth. Ibid., pp. 558-563; Lettera di Giuseppe Kìss a Kossuth del 20 luglio che però gli fu recapitata soltanto il 12 agosto. Ibid., pp. 439-440, 491; KIENABT, op. t., pp. 167-185.
) Ibid.. voi. VII, pp. 218-230.