Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; GERMANIA (REPUBBLICA DEMOCRATICA TEDESCA)
anno <1961>   pagina <111>
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Libri e periodici 111
difesa della libertà della Chiesa e del papa, contatti rinsaldati e approfonditi durante la restaurazione, nell'opposizione al gallicanesimo rinascente e alle nuove pretese giurisdi-zionaliste. U L. mostra come il Mazenod e gli amici della prima ora si siano rifintati di disperare di La Mennais, pur riprovando la sua dottrina, anche quando la sua evoluzione verso il liberalismo temporale divenne sempre più manifesta. A testimonianza il L. porta l'interessamento cne il Mazenod ebbe per La Mennais al tempo del suo viaggio per Roma e il desiderio di procurargli comprensione e appoggio in curia, anche dopo che ebbe rinun­ciato, non senza posteriori rimpianti, ad accompagnarlo lui stesso (li, pp. 428-430).
Va sottolineato, a proposito della questione La Mennais, che il L. ha potuto met­tere a profitto il relativo dossier dell' Archivio detta congregazione degli affari ecclesiastici straordinari. Il volume perciò presenta un interesse eccezionale per la nuova luce nella quale sono visti i rapporti di La Mennais con Roma e il suo definitivo distacco.
Ci siamo limitati (ed era naturale in questa sede) ad indicare gli aspetti di questa biografia che più da vicino interferiscono con la storia del nostro paese nell'età del Risor­gimento. Ma va anche detto che hi finezza spirituale e l'avvertita coscienza storica del L. offrono una chiara dimostrazione della validità e detta efficacia di una ricerca agiografica, sciolta dagli impacci tradizionali e capace di restituire ai personaggi la loro concreta fisionomia umana e le loro precise dimensioni storiche, con le loro luci e le ombre, esal­tandone la santità, senza farne per ciò stesso dette astratte visioni di azzurro in un uguale fondale d'oro. VETTORIO E. GIUNTELLA
WILHELM BABTH, MAX KEHRIG-KOHN, Die PlUlheUenenzeit, von dar MiUe des 18. Jahrhunderts bis zur Ermozdung Kapodistrias'am 9. Oklober 1831; Munchen, Max Hueber, 1960, in 8, pp. 286. S. p.
Abbiamo creduto essere nostro dovere verso i caduti per la libertà della Grecia, verso i morti di malattia, come pure verso coloro che felicemente sono tornati in patria, di tramandare alla posterità non solo il loro nome, ma anche, per quanto possibile, la loro provenienza e la loro vita, mettendo in risalto le personalità e le particolarità umane di molti di essi... cosi i singoli combattenti hanno avuto un volto e un colore . Questo il sentimento e il fine che hanno mosso il Kehrig-Korn (già attore e maestro di recitazione, quindi studioso del filellenismo e per affezione ) a completare e a dare alla stampa l'opera cui il Barth aveva dedicato lunghi anni di lavoro e che la guerra e poi la morte nel 1940 avevano interrotto. Gli avvenimenti bellici avevano disperso la fatica dett'ottantaquat-trenne storico del germanesimo in Grecia e dei quattro volumi manoscritti dal tìtolo Deutsches Leben und Wirken in Griechcnland 3, di cui il Kehrig-Korn aveva preso visione ad Atene nel 1939 (promettendo al vegliardo, conscio di non riuscire a portare a termine il lavoro, di far di tutto perchè la sua opera vedesse la luce in Germania), solo il primo, dopo amorevoli ricerche, è stato rintracciato nel 1949 e costituisce l'oggetto di questa pubblicazione.
Alcuni capitoli introduttivi, quasi una piccola storia del filellenismo, precedono hi parte centrale del volume, formata dall'elenco in ordine alfabetico di coloro che si sono battuti per l'indipendenza greca, corredato, dove era possibile, da brevi biografie. Per spiegare la lontana origine di questo movimento gli autori risalgono al sec. XV 111 e ne trovano i precursori in Lord Klgin, Winckelmann e in quegli archeologi che riportarono alla lucè i tesori nascosti dell'antichità classica, diffondendo l'interesse e l'amore per l'arte e la civiltà greca in tutta l'Europa. Si fermano soprattutto su alcune personalità del mondo germanico, come i due Gropius, che eleggono l'Eliade a loro seconda patria e che, costituendo intorno a sé come un centro di richiamo di artisti, scrittori, studiosi e turisti di ogni parte detta terra, hanno contribuito a far conoscere al mondo le tristi condizioni delia Grecia del sec. XIX sotto la barbarica schiavitù dei Turchi. Con la guerra di indipendenza sorge il vero e proprio filellenismo: questo termine passa ora a significare non più solamente un amore per l'arte e la cultura classica da parte di uomini che perse­guivano fini personali* ma un interesse verso le condizioni del paese e dei suoi abitanti
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