Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI ; GERMANIA (REPUBBLICA DEMOCRATICA TEDESCA)
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1961
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Libri e periodici
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parte dall'effettivo di quelle e, in più piccola parte, da elementi locali. Fu dato il comando della IX Compagnia dei Mille a Giacomo Griziotti di Cor teoIona. E si giunse in questo modo a Palermo, dopo il collegamento con le squadre di picciotti sollevate da Corrao, da Rosalino Pilo, da La Masa, le quali, concentrate nel campo fortificato di Gibilrossa ed affluendo da varie parti dell'isola, avevano costretto il nemico alla difensiva, privandolo di notizie e di rifornimenti via terra.
Dopo i noti avvenimenti dell'assedio e della resa di Palermo, la ripartizione dei Mille su otto e poi su nove compagnie, che ero durata dall'll maggio fino al 4 giugno, venne a cessare. Dopo avere invano provato, e bisogna dire con scarso impegno, all'inquadramento delle bande e delle squadre , onde affiancare il corpo di spedizione, Garibaldi vi rinunciava e poneva le basi della organizzazione di quello che fu detto l'Esercito Meridionale, o XV Divisione, in quanto avrebbe dovuto costituire, nelle intenzioni dell'ideatore, la quindicesima divisione da aggiungersi alle quattordici già esistenti nell'esercito sardo. Allo scomparso esercito rivoluzionario, costituito dai Mille e dalle bande , venne a sostituirsi un esercito meridionale, con i suoi problemi di inquadramento e di organizzazione, con l'affluire di una nuova ufficialità che apparteneva, necessariamente, alla classe còlta isolana. Il sogno di alcuni democratici, di vedere i Mille fornire i quadri di un grande esercito rivoluzionario, costituito essenzialmente da contadini e picciotti , tramontò mentre affermavasi un altro tipo di esercito. Il sogno di una rivoluzione popolare si spense definitivamente non solo perchè erasi trattato di una cara illusione, ma perchè, e ne fanno tèsto le memorie dei garibaldini, i Mule non erano né potevano essere i quadri di un grande esercito popolare.
Gravemente ferito a Calatafimi il Sylva verrà curato a Castel vetrano e poi, conquistata Palermo, avviato a Bergamo in licenza di convalescenza. Qui s'interrompono le sue memorie e gli scritti sparsi durante la sua modesta attività di pubblicista non bastano a riprenderne il filo. Eppure, a cinque giorni dal suo arrivo nella città natale, era ripartito con ottanta uomini e col grado di sottotenente, il cui conferimento gli era stato annunciato dal Nullo, e tornato a tempo in Sicilia aveva preso parte allo sbarco sul continente, rimanendo impegnato nell'azione di Melito Porto Salvo, la giornata peggiore della spedizione come ebbe poi a definirla. La resa delle truppe borboniche'in Calabria, l'entrata a Napoli al comando delTVTH compagnia, brigata Eberhardt, e la grande battaglia campale di Capua e del Volturno, non valgono a ridestargli i ricordi entusiastici dei primi giorni della epopea. Problemi assai più gravi si addensano rapidamente: Teano è vicina e l'aria di leggenda è svanita per sempre. GlAN PAOLO Nrm
La Sicilia verso Z' Unità d'Italia. Memorie e testi raccolti in occasione del 39 congresso nazionale dell*Istituto, a cura del Comitato di Palermo dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano; Palermo, Manfredi, 1960, in 8, pp. 187. L. 1200.
ANTONIO SALADINO, L'estrema difesa del regno delle Due Sicilie; aprilesettembre 1860 (Memorie e documenti, 5): Napoli, Società napoletana di Storia patria, 1960, in 8, pp. LY-111. S. p.
Fonti documentarie per la storia napoletana del secolo XIX: Il tramonto del regno delle Due Sicilie nella corrispondenza riservata di Francesco II e Carlo Filangieri, con introduzione e note a cura di ANTONIO SALADINO; Napoli, L'Arte tipografica, 1960, in 8, pp. XXV-12 S. p.
BUGGERO MOSCATI, La fine del regno di Napoli. Documenti borbonici del 1859-60 (Studi e documenti di storio del Risorgimento, 40); Firenze, Le Montiier, I960, in 16, pp. 287. Lv2000.
Si.fa qui parola complessiva, per l'affinità strettissima che le collega tra loro, di una serie di pubblicazioni storiche (saggi monografici ed edizioni documentarie) venute alla luce nel Mezzogiorno in occasione del centenario dell'unità d'Italia, e distribuite, a mo'
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