Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; GERMANIA (REPUBBLICA DEMOCRATICA TEDESCA)
anno <1961>   pagina <144>
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Libri e periodici
dilato, non più dì due o tre ai riferiscono, e ancora solo parzialmente, ad argomenti di politica estera ed interno. L'impressione cagionata dalla lettura di questo epistolario risulta quindi penosa. E bisogna altresì riconoscere che il Nigra esco piuttosto male da questa sua corrispondenza, fatta di richieste minute, di cortesie e di favori, di ritardi nel riscontro, di convenevoli e di formule fatte, come se l'amico dovesse ritenersi appagato della intimità di un grande dell'epoca, suo ex superiore diretto, la cui carriera si confonde con i ricordi dei tempi del Cavour e delle annessioni.
A questo punto vien fatto di domandarsi se le lettere del Sorniani al Nigra anziché quelle del Nigra al Sorniani, non fossero state pia degne di pubblicazione e se, de fil en aiguille , nna buona monografia sul conte Luigi Sorniani-Moretti non sarebbe stata preferibile ad un ulteriore scritto sul Nigra. GIAN PAOLO NlTTI
VILFREDO PANTALEONI, Lettere a Maffeo Pantaleoni, 1890-1923, a cura di GABRIELE DE ROSA; Roma, Banca nazionale del lavoro, I960, voli. 3, in 4, pp. XXIV, 504, 470, 580, (edizione fuori commercio).
I corrispondenti di questo epistolario sono fra i non molti Italiani che abbiano saputo dire una parola originale e di alto livello nel progresso del pensiero economico. E si vede subito, ad apertura di pagina, quanto la loro mentalità sia aperta al dibattito scientifico degli altri paesi, quanto anzi talvolta possa soprattutto con 91 Pareto contribuire allo sviluppo complessivo di discipline come l'economia matematica e la so­ciologia. I lunghi periodi di permanenza in Svizzera sono testimonianza di quanto entram­bi, cresciuti dapprima nel clima culturale e nelle battaglie pubblicistiche e politiche d'Italia, sentano il bisogno di spaziare su aree meno circoscritte.
Fors'anche per questo carattere largamente cosmopolita dei loro interessi e della loro biografia, tanto il Pareto che il Pantaleoni non si può dire che siano bene conosciuti tra noi. Del primo si vengono pubblicando anzi solo adesso in italiano alcune opere fon­damentali (come una scelta, dal titolo Forma ed equilibrio sociale, curata da G. Braga per le edizioni del Mulino nel 1959). Opportunissima dunque la pubblicazione di questo epistolario, che permette di seguire da un angolo visuale intimo e veritiero i problemi che assillavano questi uomini tanto sul terreno propriamente scientifico che su quello politico, a venir su dal lontano 1890, Lo studioso del moderno pensiero economico vi troverà elementi interessanti per la genesi della teoria porctiana; lo storico dell'econonùa potrà soffermarsi sui commenti, spesso carichi di umori o di esagerazioni, ma comunque personalissimi, intorno alla congiuntura e agU interventi dello Stato; lo storico politico coglierà soprattutto le molte osservazioni buttate giù intorno alle vicende che per oltre trentanni scorsero davanti agli occhi dei due corrispondenti.
Nella nostra rapida descrizione potremo solo notare come in quest'opera, di gran mole e di lussuosa presentazione, il De Rosa abbia aggiunto alle 738 lettere alcune altre appen­dici, tratte egualmente da una attenta ricerca negli archivi familiari, e un ampio corredo di note. Non si sarebbe potuto richiedere un'edizione più completa di questo carteggio: semmai ci sembra che si sia qualche volta esagerato nel puntualizzare a pie di pagina o nel pubblicare anche lettere di valore quasi nullo, diminuendo incisività ai discorsi di maggiore impegno su cui si ferma l'interesse degli autori. Fa comunque piacere constatare come vi siano Istituti che non lesinano mezzi perchè vedano la luce con ogni agio opere anche imponenti come questa. ALBERTO CARACCIOLO-
FRANCO PEDONE, // Partito Socialista Italiano nei suoi Congressi, voi. I: 1892-1902 con una appendice sui Congressi operai dal 1853 al 1891; Milano, Edizioni Avanti!, 1959, in 16", pp. 230. L. 450.
Nelle 230 pagine dì uno dei soliti volumetti delle edizioni iMVAvuntiì vengono riassunte, a cura di Franco Pedone, le vicende del Partito Socialista Italiano, attraverso la storia dei no Congressi, dal 1892 al 1902. Una piccola appendice sui Congressi operai.
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