Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOTECHE ; ROMA
anno <1918>   pagina <750>
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fòfefe
il quale ultimo, oltre a bollettini di propaganda per mezzo di aero­plani ebbe l'attenzione dì favorire suoi rapporti su qualche caduto bresciano e cremonese. Piace la segnalazione di tale contributo, per­chè, in quanto deriva da un noto scrittore di storia del Risorgi­mento che è membro del Gomitato nazionale, dimostra insussistente quell'incompatibilità che sembrò qui impedire altri dal partecipare alia raccolta. Offerse pure materiali il concittadino tenente Zadei ; notevole tra questi una serie di comunicati eoi quali il - Comando dell'armata cui egli appartiene portò a conoscenza dei soldati nelle trincee gli avvenimenti di tutti i settori della guerra e le principali manifestazioni della pubblica opinone in Italia. Sono, meglio di certi altri, veri giornali di trincea.
Di alta importanza è l'invio delle pubblicazioni dell'Istituto italo-! britannico. I suoi quaderni, manifesti e libri in belle e signorili edizioni inglesi, nella documentazione bibliografica della guerra, occupano un posto di riguardo; e l'opera di Sidney Low, l'inviato della Gran Brettagna, che percorse tutto il nostro fronte col preciso scopo di far poi conoscere ai suoi connazionali i meriti dell'ardua guerra d'Italia, è certamente un libro destinato a rimanere anche nel dopo-guerra, e per noi stessi italiani, una delle migliori e più lucide narrazioni della nostra entrata nel conflitto mondiale.
Egregio dono l'epistolario dei fratelli Salvioni, i due figli dell'il­lustre glottologo, entrambo caduti, giovanili olocausti, sull'altare della patria. Per Brescia diverse loro lettere famigliari rivestono un interesse speciale, come scritte da Nave e Pontedalegno. La Reale Società geografica inviò le Pagine geografiche della guerra, esame scientifico dei naturali diritti italiani sulle terre irredente, e un fasciscolo di penetrante dimostrazione della necessità di resìstere.
La rassegna di tali adesioni e aiuti è di conforto contro le iniman-cabili difficoltà del lavoro. Nell'atmosfera odierna esagitata dalla guerra non è da tutti l'apprezzare e proficuamente operare circa un'impresa che sarebbe di delicata attuazione pur in tempi normali. È facile e fin generosa l'illusione che alla memoria dei poveri caduti basti il loro sacrifìcio; ma le Autorità che sanno che è per iscritto che sì attesta la riconoscenza, aiutano di cuore l'opera che, reverente, s'in­china a raccolta del ricordi grafici dei nostri morti. L'importanza di tali scritti è stata ora meglio pronunciata anche dalla Società nazionale, che, accanto ogK alti di stato civile e alla fotografia, cui, di solito limi­tata le proprie richieste, ha essa pure aggiunto crucila di uno scritto
autografo.
La consegna dei carteggi e in vero un prestito alla riconoscenza storica della Nazione. Quando dei pèrduti fratelli,, a uno a uno, a