Rassegna storica del Risorgimento
PARLAMENTI ; SARDEGNA (REGNO DI)
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1961
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Walter Maturi
marchese Cesare Alfieri di Sostegno, che era parente di Cavour, avendo suo figlio, Carlo Alfieri conte di Magli-ano, sposato nel 1851 Giuseppina di Cor vour, la nipote prediletta del conte. Sul modello francese, Giuseppina teneva a Torino un salotto, in cui alta politica, alta mondanità e alta cultura con" fluivano. Fedele, invece, ai modelli classici dei salotti piemontesi del Sette cento, fondati su una rigida etichetta, era, come dire?, un'altra succursale mondana del Senato subalpino, il salotto del conte e della contessa Sclopis.
Mentre gli animi si distendevano nei salotti politici, nell'interno del Senato il liberalismo moderno si sviluppava. In uno studio magistrale su Francesco Ferrara a Torino, pubblicato nelle Memorie dell'Accademia delle Scienze di Torino nel 1928, Giuseppe Prato mise in rilievo il significato della grande vittoria riportata al Senato dalle dottrine liberiste contro le dottrine tradizionali cattoliche, a proposito della discussione della legge De Foresta sull'abolizione delle disposizioni penali che vietavano ai prestatori di denaro di esigere un interesse maggiore del 5 per cento. Nonostante la strenua difesa dei principi tradizionali cattolici in materia, fatta dal Montezemolo, dal Sallier De La Tour, dalVAudiffredi, la tesi liberista trionfò per opera principalmente di Carlo Giulio e la legge fu approvata il 22 maggio 1857 con 40 voti contro 31. A Cavour la cosa premeva moltissimo, perchè voleva spezzare la barriera proibitiva che le leggi vigenti creavano alVintroduzione di capitale straniero.
Così pure, un altro principio del suo liberalismo moderno riuscì a far passare Cavour al Senato. La tradizione scolastica cattolica è essenzialmente umanistica, ma, grazie all'appoggio del Giulio, il ministro della Pubblica Istruzione, Lonza, ottenne dal Senato l'approvazione alle sue disposizioni per dare incremento alle scuole speciali e tecniche (1858).
Ma ciò che è più. caratteristico di questa fase è che la proposta del senatore De Cardenas di affidare ai magistrati ordinari il giudizio dei reati della stampa venne respinta per opera dello Sclopis, che affermò la necessità di mantenere in materia la competenza dei pudici popolari.1)
Tuttavia, una diffidenza fondamentale rimaneva nei senatori contro Cavour, e riguardava la sua politica estera con la congiunta politica finanziaria. I vecchi saggi e prudenti del Senato furono profondamente allarmati dal dilemma tragico, col quale Cavour pose loro la situazione alla vigilia della guerra del 1859. In una conversazione privata con i membri dell'Ufficio Centrale del Senato (25 aprile 1859), riportata nelle Memorie segrete dello Sclopis, che stanno per vedere la luce nelle pubblicazioni della Deputazione di Istoria Patria, a cura del Padre Pirri, il Conte di Cavour disse decisamente che la lotta che stava per impegnarsi era una lotta a morte colf Austria, che la guerra non poteva arrestarsi tanto che gli Austriaci non avessero affatto sgombro il territorio italiano, e ripassato assolutamente le Alpi, ovvero avessero schiacciato il Piemonte e ridottolo ad un governo che potesse convivere
ABBIB, op. ci*., voi. IT, pp. 437-438.