Rassegna storica del Risorgimento
MATURI WALTER ; MEZZOGIORNO
anno
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1961
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pagina
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574
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Nino Cortese
Seguirono la seconda guerra mondiale e le sue ripercussioni in tutto il mondo nel campo politico e ideologico. E siffatti accadimenti furono "vissuti intensamente dal Maturi, che era buon interprete non soltanto degli avvenimenti ormai passati alla storia, ma ancora di quelli che. si svolgevano sotto i suoi occhi: mente acuta di storico e quindi di politico. E ne ricavarono largo giovamento i suoi studi.
Ho ritrovato tra le mie carte copia della relazione che della propria attività scientifica Walter Maturi presentò alla Commissione chiamata a giudicarlo per proporre la sua promozione a professore ordinario di Storia del Risorgimento nelle Università, e formata da Luigi Salvatorelli presidente, da Ernesto Pontieri relatore e dall'autore di queste pagine. E voglio qui riportarla non soltanto perchè opera dell'indimenticabile scomparso e come tale a noi particolarmente cara, ma perchè utilissima a fare intendere i motivi fondamentali della sua attività scientifica, forse nel suo periodo cruciale.
<c Come tutti gli uomini della sua generazione, il candidato ha sentito ed avverte di sentire in modo sempre più intenso Veterno conflitto fra Ethos e Chratos, tra la morale e la forza, che nella nostra epoca si rivela così dolo* Tosamento e drammaticamente. Quale studioso di storia questo contrasto egli lo polarizza con maggior predilezione in un'età il secolo XIX anzi in due aspetti di quell'età: la Restaurazione e il Risorgimento, Da un lato egli ha proseguito i suoi studi sulla Restaurazione, particolarmente sulla Restaurazione a Napoli nei suoi riflessi italiani ed europei (Il principe di Ganosa); dall'altro ha proseguito i suoi studi sul Risorgimento (Santorre di Santarosa, Harione Petitti ed il problema delle strade ferrate a Napoli; Partiti politici e correnti di pensiero nel Risorgimento; Prefazione ai volumi di R. Bonghi: Stato e Chiesa e .Politica estera).
Nel Canosa si studia la biografia di un uomo che, perseguendo un ideale del passato, a volta a volta s'illude di riprodurlo fondendolo con forze politiche che sembrano favorirlo, finché termina la propria vita nel più don* chisciottesco isolamento. Nel Santarosa è il tentativo di un grande ideale morale non ancora maturo, di trasfondersi nella politica. Nei due saggi siti Bonghi è il lottatore eticopolitico che, a vittoria ottenuta, si vede rimi'' scere dalle viscere stesse del reale quella Real-Politik da lui creduta seppellita per sempre, e che non reagisce facendosi più machiavellico degli altri machiavellici, ma mirando ad un ideale più alto senza per questo perdere contatto con la terra. Con lo scritto su Harione Petitti' infine si mira a dare un contributo documentario alla tesi già sostenuta dall'autore in alcune voci <fe//'Enciclopedia, che il centro della storia sabauda nel se* colo XIX vada spostato dalla persona dei re alla classe colta liberale, e che tale classe finì con Vesserò la vera grande diplomazia di Carlo Alberto