Rassegna storica del Risorgimento
MATURI WALTER ; STORIOGRAFIA
anno
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1961
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pagina
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Rosario Romeo
scritti del Croce invece è il concetto della circolarità della vita europea, scoperto da Bertrando Spaventa per la storia della filosofia italiana e applicato dal Croce alla storia politica napoletana [Michelangelo Schipa in Rivista storica italiana, serie V, voi. IV (1939), p. 574). il Maturi scorgeva il nesso esistente tra la posizione dello Schipa in fatto di storia meridionale e quella nazionalistica che in quegli anni veniva da più parti affacciata a proposito delle origini del Risorgimento, in libri, ad es., come quello del Rota (Le origini del Risorgimento, Milano, 1938, voli. 2): libro che finisce col segregare lo spirito italiano dal consorzio europeo e col negare implicitamente il circolo della vita europea proprio per il secolo il secolo XVlLl in cui esso si appalesa in modo più chiaro ed inequivocabile (ivi, p. 575). In tal modo, una valutazione iniziata sul piano della collocazione dello Schipa nel quadro della storiografìa meridionale, veniva senza sforzo trasferita, dallo storico del Mezzogiorno d'Italia (che aveva già fatto le sue prove col volume sul Concordato del 1818 e con i saggi sulla politica estera del Regno borbonico nell'età del congresso di Vienna), nella discussione di un problema fondamentale della sua disciplina: e quale fosse la sua posizione in quella questione appariva, anche in questo scritto, inequivocabile, nella piena coerenza del passaggio del Maturi dalle posizioni proprie fino allora della storiografia meridionale a quelle più larghe istanze europee che prendevano le mosse dall'insegnamento crociano.
Non sembra difficile intendere le ragioni del progressivo orientarsi del Maturi verso una attività di storico della storiografia sempre meno legata alle originarie intonazioni filosofiche. Mente lucida e vigorosamente analitica, quella del Maturi era certo meno dotata nel senso delle grandi ricostruzioni sintetiche: e ne fa testimonianza anche tutta la sua produzione di storico dei fatti politici. Naturale, perciò, che man mano che si allontanavano le premesse della scuola , e lo studioso veniva rivelandosi a se stesso, nascesse nel Maturi una attitudine più conforme ai suoi gusti e alle sue inclinazioni personali: che lo conducevano, appunto, a isolare i punti critica delle varie questioni, e a indagarli alla luce di tutti i dati disponibili, allo scopo di proseguire in quell'opera di sereno accertamento nel quale il Maturi smesso il battagliero e programmatico idealismo ad oltranza cominciava adesso a scorgere il più vero compito dello storico in quanto uomo di scienza: e da ciò, for-'anche, la maggiore importanza che ai suoi occhi cominciò ad assumere la corporazione accademica degli storici: maggiore, certamente, di quanto l'originario puritanesimo crociano avrebbe comportato. L'attenta ed estesissima attività di lettore del Maturi, che presto ne fece uno dei maggiori conoscitori della letteratura storica esistente in fatto di Ottocento