Rassegna storica del Risorgimento

"PRO PATRIA"
anno <1919>   pagina <10>
immagine non disponibile

10
A. SaHorelli
Frattanto a Trieste e a Rovereto si coprivano rapidamente di firme i fogli di adesione, che venivano distribuiti nelle famiglie, op­pure offerti alla pubblica sottoscrizione nei caffè, nelle birrerie enei negozi, e queste firme poi riempivano le colonne del giornale, che diffuso nelle vallate vi eccitava vieppiù gli animi, e destava lo spi­rito di emulazione tra valle e valle, fra borgata e borgata.
Precedono i nomi di 156 signore di .Rovereto, di 200 di Trento, appartenenti a tutte le classi sociali, e seguono in file interminabili i nomi degli uomini ài quali stanno in testa quelli dei due Podestà di Rovereto e di Trento. Dopo le due maggiori città, prima di ogni altra si .presenta Condino in Valle Giudicaria con 50 adesioni prece­dute dal nome del Podestà, poi seguono subito Mezolombardo, Tione, Riva, Borgo, Galliano, Villa, Ala, Marco, Arco e via via. Si avanzava ormai tutto IT Trentino ordinato fè risoluto, dimostrando che la fede in esso era stata bene riposta.
Tutto ciò avveniva entro il mese di gennaio, e cioè nei soli quin­dici giorni dopo, dacché era uscito l'appello del giornale col titolo Pro Pàtria,
Però già nel giorno 10 gennaio si erano costituiti in Comitato provvisorio dilazione : lo scrivente che si occupava della propaganda, Pio Lorenzi di Vailarsa, il futuro autore dell'articolo Nazionalismo e Giuseppe Cristellotti, il battagliero direttore del Raccoglitore di Ro­vereto, i quali nel giorno 17 gennaio, quando ormai era permesso di guardare con fiducia alla buona riuscita della comune opera, ne allar­garono le basi, chiamando a farne parte le più spiccate personalità del partito liberale di Rovereto, e cioè l'Qn. Dr. Carlo de Bertolino deputato al Consiglio dell'Impero, Br. Carlo Gandelpergher Vice Podestà, Dr. Agostino de Bellat, Dr. Cesare Boni, Dr, Emilio Candelpergher, Dr. Virginio Vittori, il conte Archimede Martini di Calliano e i due giovani colleghi ed amici Dr. Riccardo Ferrari e Dr.- (BTancesco Ge-rosa, i quali avevano l'incarico di rendere popolare l'idea a Trento, ove dimoravano.
A questo Comitato preliminare avevo l'onore di esporre nella sera del successivo 19 gennaio gli intimi intendimenti, che avrebbero dovuto ispirare Impera della futura società, i quali erano presso a poco riassunti, dopo calorosa discussione col consenso a la partecipa­zione di tutti gli astanti, in quièsti i concetti essenziali :
1 azione di espansione nazionale e anzi di rivendicazione na­zionale: sulla regione costituita dalla vallata i superiore dell'Adige, occupata bensì in prevalenza da popolazioni di origine tedesca, ma fecondata dal lavoro e dalle iniziative di migliaia e migliaia di uo­mini di nostra gente, ivi stabiliti permanentemente da molti anni, i