Rassegna storica del Risorgimento

MATURI WALTER
anno <1961>   pagina <591>
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Walter Maturi, storico europeo 591
di questa maturazione egli la concepiva solo se integrata con un ade­guato riconoscimento della iniziativa italiana, non solo, ma anche con un adeguato riconoscimento delle forze ideali, che animavano, nel pro­fondo, la politica europea. La diplomazia non è fatta soltanto dai diplo­matici ammoniva, nel suo intervento sulla mia relazione al Congresso di storia del Risorgimento di Torino non è fatta soltanto dai Nicola I, dai Napoleone HI, dai Palmerston, ma anche dai Mazzini, dai Kossuth, dai Klapka, dai Mieroslawski, che rappresentano la personificazione vi­vente dei loro popoli. Il gran problema del tempo, il problema della nazio­nalità, era sorto, anzi, all'insegna deU'antidiplomazia: dai sansimoniani francesi a Garibaldi si contrapponevano le nazioni alle diplomazie ufficiali. Maturi sentiva il Risorgimento sino in fondo all'animo: raramente uno storico aderì con cosi intima, profonda aderenza interiore all'oggetto dei suoi studi. Maturi era, in certo senso e in certa misura, un uomo del Risorgimento: era compenetrato del suo spirito. Quando lui, napoletano, si stabili a Torino, gli ricordavamo scherzando gli esuli meridionali del Risorgimento, venuti su ad italianizzarsi nel regno di Sardegna. In realtà, questo studioso napoletano ai può ben chiamarlo così, anche se Napoli fu la sua patria d'adozione -, cresciuto alla scuola di Croce, si poteva ben dire l'erede della tradizione liberale e nazionale del Risorgi? mento meridionale. Il mito del Risorgimento da lui eloquentemente evocato in quella voce svìT Enciclopedia che assunse il significato di un manifesto, il valore di una battaglia il mito alfieriano e romantico del Risorgimento, egli lo sentiva come parte di se stesso, come parte integrante del suo io di uomo e di storico. Per chi non avrà compreso Alfieri e Fo­scolo, i patriotti lombardi e i patriotti napoletani, Santarosa e Guglielmo Pepe, Mazzini e Gioberti, Cavour e Garibaldi, il Risorgimento sarà sempre un palinsesto che non si sa decifrare .
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Tradizione nazionale, immedesimata culturalmente e politicamente con lo spirito nazionale; ma anche tradizione universale, in cui lo spirito nazionale non forma una barriera isolata e chiusa, non preclude più vasti orizzonti. Dei nostri storici, Maturi fu tra quelli che si rivolsero conmaggior interesse alla storia europea: e con piti attenta sensibilità, con più acuta penetrazione.
Dell'Europa, aveva un'esperienza tutta interiore. Non era un gran viaggiatore, Maturi: era, si potrebbe dire, un viaggiatore intellettuale : preferiva viaggiar colla mente che col corpo. Con la mente, sì, era in perenne movimento, spinto da un insaziabile desiderio di conoscere, di superare