Rassegna storica del Risorgimento

CATTANEO CARLO ; STORIOGRAFIA
anno <1961>   pagina <611>
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OSSERVAZIONI SU ALCUNI LIMITI PRATICI '. DELLA STORIOGRAFIA ETICO-POLITICA E SOPRA UNA INTERPRETAZIONE DI CARLO CATTANEO
Diteci, chi è andato pia avanti, perchè noi dobbiamo andare più avanti di lui!l)
Avvicinai Maturi la prima volta nel 1935 e quasi subito sorsero sen­timenti di devota e ammirata amicizia da parte mia, mancato allievo suo al liceo Alfieri di Torino, dove mi iscrissi quando Walter se ne era da poco allontanato vincitore del concorso della Scuola di storia moderna, e di affettuosa benevolenza da parte sua, da tempo cogli scritti e da allora anche colla conversazione verace maestro mio.
Mi sia consentito, in obbedienza all'imperativo qui posto a impresa, che riassume la profonda fede storicistica di Maturi, alla quale si tenne sempre fedele e che è l'elemento e lo stimolo vitale del suo insegnamento, di partecipare alcune osservazioni di quando in quando, in deambulatori conversari, formulategli. Mi pare doveroso riassumerle, come Maturi a suo tempo aveva accennato a proposito del maestro suo Sciupa, perchè ritengo che individuino taluni limiti pratici di quella storiografia etico-politica, che egli portò più avanti di ogni altro negli studi risorgimentali.
L'interesse eticopolitico, profondissimo nel Maturi, dominante, anzi, nella sua operosità di storico, tende, anche negli storici dalla coscienza più elevata, a trasformarsi in interesse prevalentemente politico: infatti, a evitare, qualora si insista sull'elemento etico, i pericoli dell'interpreta­zione psicologica e moralistica, nella quale incappò lo stesso Omodeo (non basta chiamare etica la morale per sbarazzarsi di un atteggiamento pedagogicoagiografico, aia pure in veste laica), o astratta o ideale, lo sto­rico deve concentrarsi su quelli che reputa nodi degli avvenimenti storici, cioè sui problemi visti nella loro prospettiva universaleindividuale, sull'inserirsi degli individui negli eventi collettivi, considerati secondo la consapevolezza di quegli stessi individui e la coscienza dei contempo­ranei, e risolvere nell'effettualità, cioè nel fluire obbiettivo o reale della storia, velleità e aspirazioni, cioè gli elementi individuali, soggettivi.
- *. *) W. MATUSI, La crisi della storiografia politica italiana, in Rivista storica italiana,
1930, fase. I, p. 29 dell'estratto.