Rassegna storica del Risorgimento
CATTANEO CARLO ; STORIOGRAFIA
anno
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1961
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pagina
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612
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612 Luigi Bulferetd
Poiché la politica è un'attività nella quale il soggetto viene a contatto colla realtà sociale che cerca di dominare e di forgiare, essa si presta a essere per lo storico etico-politico il centro focale dei problemi pratici collettivi e un collegamento appariscente tra l'individuo e le masse, assunte nei lóro schieramenti od ordinamenti polìtici, che sono poi i più documentati nelle fonti. Ma soltanto a minoranze è dato di forgiare gli eventi politici di una certa rilevanza; ne deriva il carattere aristocratico , cioè di attività consacrata alla rievocazione delle élites, della storiografia etico-politica (giustificata col concetto di classe politica ), al quale non potè sottrarsi Maturi: la politica come pensiero e come azione di élites diventa il centro della storia generale. E Maturi coltivò con preparazione eccezionale tanto la storia delle idee e delle dottrine politiche, particolarmente a proposito del De Maistre e dell'origine e dello sviluppo del concetto di classe politica, quanto quella del mito risorgimentale, ossia di un'idea-forza, che è poi, in quanto mito anziché ragione spiegata, più forza che idea e quindi è elemento più politico che concettualmente (cioè nutrito dall'universalità dell'idea) consistente: difatti ha relativamente scarsa rilevanza, a proposito del mito, nella storia politica, il suo contenuto teorico o ragionevolmente morale in confronto alla suggestione che ne emana, pure aspirandosi che il mito sia in accordo colla ragione, per quanto possibile.
Maturi ha confermato che la storiografia eticopolitica è aristocratica perchè, oltre a prediligere l'analisi del travaglio dell'elite colta (la storia della cultura da essa attuata è limitata a tale àmbito, p. es., trascura la storia della diffusione della cultura, la storia della cultura materiale e della tecnica), si sofferma di preferenza sulla direzione pratica compiuta dall'elite, la quale, se mai, merita lode se comprende e ragionevolmente indirizza i bisogni di un popolo, di una elasse sociale, di una nazione, compiendo un'attività nello stesso tempo etica e politica. Gli uomini che essa può collocare al centro del racconto, nella ricerca di concretezza, sono gH uomini costruttivi , ma appartenenti all'elite: Faristocratìco sabaudo, o britannico; il patrizio veneto; l'intellettuale dell'illuminismo e del Risorgimento; il mercante calvinista assetato di oro o di onestà; il mistico creatore di religioni o di monasteri; l'amministratore vivente i suoi problemi meno clamorosamente ma non meno intensamente dei guerrieri e dei diplomatici; i diplomatici pontifici e i mercanti ebrei *)
*) W. MATURI, La crisi delta storiografia politica italiana, in Rivista storica italiana* 1930, fase. I, p. 23 dell'estratto. II Maturi cercò di evitare questo appunto alla scuola etico-politica ricordando (i6M p. 13) il Croce, che trattò dèi Lazzari, dei briganti, dei contadini, dei frati come educatori del popolo con passioni-, con arte e con penetrazione non