Rassegna storica del Risorgimento
CATTANEO CARLO ; STORIOGRAFIA
anno
<
1961
>
pagina
<
615
>
Detta storiografia etico-politica e di C. Cattaneo 615
di Maturi verso chi* nella tendenza etico-politica, meglio esprimeva queU'illuininismo storicistico, anche da un punto di vista meno formale: Omodeo, Salvatorelli e loro più giovani discepoli. Né ai attribuisca un significato anche lontanamente spregiativo al termine conservatorismo , data la sua elevatezza, nel costante richiamo agli imperativi più nobili delle vecchie generazioni europee e considerando che i suoi ideali possono tuttora adempiere a funzioni positive. Come ha bene sintetizzato Sestan: Maturi si sentiva attratto da questi due ultimi secoli di storia nostra ed europea, perchè vi vedeva nascere, svolgersi, affermarsi," certo ira dure lotte, ma perciò giuste e necessarie, quei principi ideali a cui lo predisponevano le tradizioni culturali, la sua costituzione morale di uomo profondamente giusto e probo; era pur l'età in cui questi ideali di libertà e di rispetto della persona umana, di dignità individuale e nazionale trovavano riconoscimento e giuridica protezione nello stato nazionale, l'età in cui un tranquillo uomo di studi può simpatizzare per ideali che vede, in parte almeno, realizzati nel mondo moderno .*)
La pratica limitazione della storiografia eticopolitica (storia prevalentemente politica e limitata alle élites politiche) è particolarmente avvertibile nell'incapacità dimostrata a trattare la storia sociale, formula certo più imprecisa ma assai più comprensiva e vicina alla storia generale, sicché chi vi si è cimentato si è trovato più vicino a Marx che a Croce: infatti, nonostante le esaltazioni dell'interesse per l'uomo, questo interesse, nei seguaci della scuola eticopolitica, o si è risolto in enunciazioni di principio o, salvo qualche sporadicissimo esempio, l'uomo analizzato appartiene aiTélite. Meglio, quanto meno ai fini della conoscenza storica, cercare, eoi numeri di rappresentarci genericamente nazioni, classi ecc. negli aspetti quantitativi che non trascurarli affatto; meglio adoperare formule equivoche come quella di movimento operaio che non tenere conto di imponenti fatti; meglio occuparsi con metodologia eclettica, tipo Annales, della storia delle tecniche che ignorare affatto le basi della nostra civiltà delle macchine. È chiaro che i numeri sono sempre, in questi casi, multipli di realtà umane, o del mondo umano, pertanto concrete. Questa ovvia considerazione non urta i canoni della scuola etico-politica, che, pertanto, non critichiamo tanto nelle sue premesse teoriche quanto nelle sue manifestazioni o applicazioni pratiche, pur elevatissime, che rappresentano addirittura conquiste nella e della storiografia italiana.
Prendiamo i magnifici corsi di lezioni di storia della storiografia applicatasi al Risorgimento o appartenuta ad esso, per numerosi anni
') E. SESTA, W. Maturi, in Rivista turrita italiana, 1961, p. 213.