Rassegna storica del Risorgimento

1850-1852 ; CATTOLICI ; CAVOUR, GUSTAVO BENSO DI ; SARDEGNA (RE
anno <1961>   pagina <650>
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650 Gustavo di Cavour e le idee separatiste in Piemonte
con le franchigie personali e locali il potere assoluto de* principi, il patri­ziato ecclesiastico quello dei Papi.l)
Partendo da un episodio di per sé non privo di significato l'urto fra l'arcivescovo di Parigi ed il gruppo dei cattolici oltranzisti, ultra-montani , raccolto intorno al Yeuillot ed all' Univers l'articolista del Risorgimento costruiva dunque tutto un edificio storico-ideologico, mirando apertamente a saldare insieme le tradizioni dette parlamentari, anticuriali, gallicanoantonomiste, con una più moderna opposizione nazional-liberale alle pretese di Roma, gettando insomma un ponte fra le opposizioni antiromane dcFancien regime, e quelle che parevano indispensabili nelle moderne società, negli Stati nazionali e costituzionali. Naturalmente, si trattava d'una costruzione in parte artificiosa, benché il ponte di pas­saggio fosse stato realmente segnato fra l'antico regalismo e le nuove opposizioni interne del mondo cattolico, da qualche gruppo definibile secondo gli schemi qui proposti (si pensi a un Grégoire, per es.). Tuttavia quell'appello al passato, ad un passato irrevocabile, non giovava certo alla causa che si voleva difendere né rispondeva ad uno schietto sentire cattolicoliberale: come dimenticare gli elementi negativi delle correnti autonomiste ed in special modo episcopaliste, miranti a rompere l'unità e l'universalità della Chiesa, per far prevalere, non tanto delle idee vive, quanto dei morti particolarismi? Come ignorare i rischi d'una moderniz­zazione di quello spirito di fronda, che si sarebbe dovuto legare non più a tradizioni tramandate attraverso ceti, e magistrature aristocratiche, filtrate attraverso la matura esperienza di minoranze colte, ma ad un sentimento nazionale diffuso, ben più incline ad assumere forme radicali ed irrazionali? Del resto, è caratteristico il fatto che si insistesse nell'elogio delle aristocrazie, civili ed ecclesiastiche, e non si dicesse una parola sola in favore d'una democratizzazione del patriottismo: pareva che le idee più alte e lo spirito di libertà dovessero incarnarsi, in eterno, nelle felici minoranze elette. Questo è l'aspetto evidentemente più fragile del riformismo di cui il Risorgimento si faceva il portavoce...
]) Risorgimento, n. 832, del 6 settembre 1850: ma ai vedano anche gli articoli del 5 settembre sul Monitorio dell'arcivescovo di Parigi contro il giornale VUnivers , e quello del 12 settembre su Un altro articolo dcV Univers , in coi si attaccavano pia direttamente gli ultramontani francesi, sottolineando i nessi fra la loro azione e quella del clero oltranzista subalpino: si notava inoltre la falsità delle accuse dell' Univers contro il governo piemontese, e la tendenza degli ultramontani a presentare il Piemonte come in lotta aperta contro la Chiesa , come sostegno della causa rivoluzionaria e prote­stante . In generale, sul dissidio fra l'arcivescovo di Parigi, Sibour, e VUnivers, vedi i cenni di H. ÀUBERT, in Le pontificai de Pie IX, Parigi, 1952, pp. 274-276, e anche A. DAN-SETTE, Histoire reUgieuse de la France contemporaine, ivi, 1948, pp. 382-383.