Rassegna storica del Risorgimento
1850-1852 ; CATTOLICI ; CAVOUR, GUSTAVO BENSO DI ; SARDEGNA (RE
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1961
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Ettore Passerai d'Entrèves
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Luigi Amedeo Melegari, a lungo esule a Losanna, si staccava dalla schiera dei liberali del Risorgimento proprio in quanto aveva fatto sua l'ispirazione nettamente separatista insegnatagli da un teorico protestante losannese, dal fondatore d'una Chiesa libera, in contrasto con. quella stabilita, troppo legata allo Stato: Alessandro Yinet. Si suol dire che lo stesso Camillo Cavour avesse accettato l'ispirazione vinetiana: ma chi legge gli scritti del Melegari e li confronta con gli articoli e i discorsi del Cavour vede quanto mancasse ancora al Cavour per far sue, senza ambiguità e senza incertezze, le tesi vinetiane. *) Che del resto non passavano neanche nella loro forma originale e rigorosa da Losanna a Torino, poiché lo stesso Melegari aveva cura di adattarle al diverso ambiente, di renderle per così dire possibili in una società in cui la Chiesa cattolica era la domi* nante. Basti qui citare alcuni passi, accennare ai motivi più interessanti del primo scritto steso dal Melegari sui rapporti fra Stato e Chiesa, ad uso dei liberali subalpini, e pubblicato, come già s'è detto, sulla Rivista Ito?' liana nel settembre del '50, per definire la sua posizione.
U Melegari taglia netto con le tradizioni regaliste preliberali; tutto il pensiero, tutta l'esperienza che si è conclusa infelicemente con la costituzione civile del clero, verso la fine del Settecento, è da liquidare senza riserve. Fino alla fine del Settecento, non si aprivano che due vie, per ciò che riguarda i rapporti fra Chiesa e Stato, nelle nazioni cristiane : il sistema dell' unione , giunto a prevalere fra i popoli che noi chiamiamo scismatici e protestanti , o il sistema dell' alleanza , prevalente nei paesi cattolici. Ora finalmente si va affermando un terzo sistema, che egli definisce dell'indipendenza reciproca . Se il trionfo di questo sistema sembra essenziale al Melegari, perchè possano rassodarsi ovunque le istituzioni liberali, specialmente negli Stati cattolici, questo trionfo gli appare poi anche come la condizione sine qua non affinchè l'antagonismo fra l'Italia e Roma sia distrutto . Una volta fondata l'indipendenza della S. Sede sulla salda base della libertà della Chiesa in tutti gli Stati, non avrà più mestieri pi papato] del soccorso materiale e vano di un territorio proprio per assicurare la sua indipendenza spirituale; libera allora dappertutto, perchè la libertà è un interesse comune e principale di tutte le nazioni cattoliche, lo sarà tanto più nell'affrancata Roma, dove il popolo e i principi italiani venereranno grati, nel sapremo gerarca della
J) Dopo i noti stadi del Ruffino, ha fornito cenni più precìsi sulle orìgini elvetiche del separatismo cavourìano G. SPINI, Risorgimento e protestante Napoli, 1956, pp. 123, 163 ss. Mi permetto anche di rinviare il lettore a due miei brevi studi au X precedenti della formula cavouriana libera Chiesa in libero Stato , comparsi ìnRassegna storica del Risorgimento, XLI (1954), pp. 494-506, e in Quaderni di cultura e di storia sociale di Livorno.