Rassegna storica del Risorgimento
1850-1852 ; CATTOLICI ; CAVOUR, GUSTAVO BENSO DI ; SARDEGNA (RE
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1961
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Ettore Passerin d'Entrèves
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più disposti a ratificale ogni atto ed ogni gesto, anche schiettamente politico, del governo pontificio, in nessun modo distmguibile dalla S. Sede, dalla autorità spirituale della Chiesa. In certo senso, egli si pone più a destra dello stesso Cesare Balbo, che aveva proposto una sospensiva per l'attuazione del progetto di legge sull'abolizione del foro e d'altri privilegi ecclesiastici, ma aveva distinto tra fedeltà religiosa e fedeltà alla S. Sede: il Balbo ricordava alla Camera di aver deplorato... francamente, apertamente gli errori politici della corte di Roma (alludendo alla restaurazione del '49'50, nella quale il governo pontificio aveva mostrato di allinearsi sulle tendenze politiche dei governi assoluti e retrivi), mentre voleva si rispettasse la sua autorità spirituale , non procedendo quindi per atti unilaterali, a riforme nel campo ecclesiastico. *)
Pochi mesi più tardi, tuttavia, Gustavo Cavour avrebbe finito per assumere un atteggiamento molto simile a quello del Balbo, pur non giungendo in alcun modo a far suo, o ad appoggiare indirettamente, l'indirizzo di politica ecclesiastica che il governo subalpino seguiva in quel momento, ma distaccandosi esplicitamente dai militanti di quel partito cattolico-intransigente, che parevano sempre più inclini, sul terreno politico, a rimpiangere il regime prestatutario e preliberale, e comunque a considerare come infetta di veleno rivoluzionario ogni riforma liberale. La pubblicazione del Memorandum storicopolitico del conte Solaro della Margarita, nel 1852, avrebbe dato una precisa definizione ideologica a quest'evoluzione (od involuzione) dell'atteggiamento del cosiddetto partito cattolico subalpino: evoluzione seguita con simpatia, anzi con pieno consenso, proprio dal gruppo dell'armonia. Perciò nel maggio del '51 Gustavo aveva preso definitivamente commiato da tal gruppo: la storia della rottura fra Gustavo di Cavour e il gruppo dell'Armonia si può scrivere soltanto ora, dacché è stata pubblicata una sua notevole lettera ad Antonio Rosmini, di cui importa riferire almeno la parte essenziale, dove si accenna appunto anche al Melegari: Le vere ingiurie che uno scrittore dell'armonia scagliò in mia assenza contro persone che apprezzo ed onoro, come Farini Melegari 2) mi presentarono un motivo legittimo ed onorevole per separarmi da quella parte della Direzione che sosteneva quello scrittore di modi inurbani e di opinioni esagerate ; ma oltre a ciò egli dichiara di essersi trovato da qualche tempo sempre più a disagio fra i collaboratori dell'Armonia, dacché si è propagata e radicata in una parte del nostro clero l'opinione che costituzionalismo e religione cattolica non possano conci-
J) Per il discorso del Balbo, detto alla Camera il 6 marzo 1850, cfr. Atti Pari. Subalp., Sess. 1850, p. 887 e per il suo atteggiamento in quel periodo cfr. anche L. GHIAIA, Une page d'histoire du gouvernemeni représentaiif en Piemonti Torino, 1858.
2) Nel manoscritto è segnata qui una iniziale D, di cui non chiaro il senso.