Rassegna storica del Risorgimento
1850-1856 ; TECCO ROMUALDO ; SARDEGNA (REGNO DI)
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1961
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Guido Quazza 665
Monti gli doveva scrìvere, a nome della Società dell'emigrazione italiana un ringraziamento caloroso, che si chiudeva riconoscendogli un'anima italiana .x) H 17 febbraio 1849, partecipe anch'egli dell'entusiasmo per le rivoluzioni nazionali dall'Occidente all'Oriente, aveva scritto al Gioberti: 2) Si nous réussirons à soulever Ics peuples slaves et autrichiens, mèmc en sacrifiant un peu d'argent, cela épargnera bien du sang en Italie, et nous n'aurons plus qu'à marcher pour délivrer l'Italie .
Soppresso, dopo Novara, il consolato di Belgrado già ufficialmente riconosciuto, per suo merito, dalla Porta, il Tecco resta di fatto il solo rappresentante permanente del Piemonte di là dall'Adriatico e, promosso dall'Azeglio ministro residente presso la Turchia (il 9 maggio 1849), testimonia, con l'ordinata e completa sequela dei suoi rapporti, l'importanza che le vicende orientali hanno nella lenta e graduale elaborazione della politica generale di Torino dal crollo degli entusiasmi quarantotteschi per l'alleanza dei popoli al difficile reinserimento nel concerto dei governi. Il quesito in merito alla paternità dell'intervento in Crimea, del resto ormai superato, riceve da questa corrispondenza diplomatica un definitivo seppellimento, tanto è convinta nel Tecco la visione del rapporto fra problemi orientali e questione nazionale italiana e insistente l'opera di persuasione da lui compiuta presso il governo per dimostrare la necessità di trarre vantaggio da tutte le modifiche della situazione balcanica e turca per une meilleure réconstitution de l'équilibre politique en Europe sur des bases plus justes et rationnelles , in modo da aprire la plus sure et honorable voie à notre grand but national . 3)
orientale del Piemonte, vedi A. ANZELOTTI, Italiani e Jugoslavi nel Risorgimento, Roma, 1920; G. QUAZZA, La politica orientale e balcanica del Regno Sardo nel 1848-49 (da documenti inediti), in .Rassegna storica Risorgimento* a. XXXV, 1948; F. VALSECCHI, JZ Risorgimento e VEuropa. I/alleanza di Crimea, Milano, 1948; A. TAHBORRA, Cavour e i Balcani, Torino, 1958, spec. capp. I, II e, sull'opera del Tecco nel 1848-1849, p. 87 ss. In F. VENTURI, Esuli russi in Piemonte dopo il 1848, Torino, 1959, un suggestivo panorama europeo dei contatti ideologici.
1) Cfir. lettera da Torino del 12 dicembre 1851, in "Archivio privato Tecco. Già il 5 dicembre 1849 da Gallipoli il Monti (vedi ivi) aveva scritto: La vostra legazione in Levante fisserà un'epoca gloriosa per la diplomazia sarda. Un governo deve essere superbo di essere rappresentato in modo così degno e gli stranieri devono concepire un profondo rispetto per un piccolo Stato che in mezzo alla confusione spaventevole delle grandi potenze si mostra imperterrito nella virtù. Datemi la vostra manochc io la stringa co me quella del primo gentiluomo della terra.
2) A. S. T., Lettere Ministri Porta Ottomana, m. 9 bis. Per hi collocazione delle lettere del Tecco si tenga presente che il m. 9 bis contiene quelle del 1850, il 10 quelle dal 1851 al 1853, HI quelle del 1854-1855, 1*11 bis quelle del 1856.
j L'espressione è della lettera 22 giugno 1855, ma, come ai vedrà, si ripete fin dal 1850 spessissimo.